In Italia viene commesso
un reato a danno dei fiumi ogni 4 minuti: dal 2003 al 2006 sono stati in totale oltre 6300, di cui 1.350 penali.
Quasi il 10% dei reati totali – 622 per la precisione, di cui 59 penali - è commesso nella nostra regione, la terza in Italia dietro ad due altre regioni del Centro, Lazio ed Abruzzo. I dati sono quelli contenuti nel
dossier “Fiumi e legalità”, elaborato da Legambiente e dal Corpo Forestale dello Stato, che raccoglie i dati sulla qualità delle acque e i numeri dei reati ambientali contro i fiumi.
I reati più frequenti (230-240 casi) sono rappresentati dalla pesca illegale e il furto di acqua – fatto particolarmente grave se si pensa al montante allarme siccità. Dietro si piazzano gli
sversamenti di sostanze inquinanti, i
prelievi illegali di ghiaia dagli alvei, l’
abusivismo sulle rive. La classifica tra le province vede Arezzo in testa, poi Grosseto, Livorno e Pistoia. I dati del 2006 mostrano che ad Arezzo è diffusa soprattutto la pesca illegale, a Grosseto gli sversamenti, a Pistoia i furti d’acqua.
In quattro anni i controlli della Forestale sono stati 11.000, per quasi 4900 persone, che hanno portato a 13 sequestri e la denuncia di 46 criminali fluviali.