La palazzina di tre piani nel pieno centro di Corleone che fino a poco fa apperteneva al super boss mafioso Bernardo Provenzano, diventerà un
ostello con foresteria che accoglierà giovani toscani ospiti a Corleone per partecipare ai campi di lavoro nei terreni confiscati alla mafia. Le chiavi dell'edifico - in via Colletti 22 e 26, a neppure duecento metri dal palazzo comunale - sono state consegnate ieri dal sindaco del paesino siciliano Nino Iannazzo (An) al presidente della cooperativa anti-mafia "Lavoro e non solo" Calogero Parisi; con lui anche Federico Gelli, vice presidente della Regione Toscana, che da tre anni sostiene l’iniziativa dei campi antimafia, il console generale americano a Firenze Nora Dempsey e Barbara Deimling, direttrice della Syracuse University in Florence - da cui sono partiti quest’anno due gruppi di studenti americani assieme ai giovani toscani.
Dopo la consegna delle chiavi, una quarantina di ragazzi – toscani, siciliani ed americani, gli stessi che in questi giorni hanno lavorato sui campi tra pomodori, fichi d’india e vigneti – hanno preso possesso dell’appartamento, che provederanno essi stessi, armati di secchio e pennello, a rimbiancare i muri della foresteria. Da tre anni la Regione Toscana, assieme a Cgil, Arci e Libera regionali, partecipa all'iniziativa dei campi di lavoro antimafia organizzati dalla cooperativa "Lavoro e non solo":
nel 2005 partirono per la Sicilia 80 ragazzi, quest'anno il loro numero è cresciuto a 250 a fronte di oltre 300 richieste di partecipazione.