Al via il 21 febbraio "Cinema contro la guerra", i due giorni di proiezioni no-stop organizzati dalla Cooperativa l’Atelier al cinema Alfieri di Firenze, programmato in occasione dei tre giorni (25/26/27 febbraio) di forum e dibattiti organizzati dal Movimento contro la Guerra di Firenze per sensibilizzare e documentare sulle guerre presenti nel mondo oltre che Iraq e Afghanistan. Si parte il 21 febbraio alle 19 con Bei Tempi, di Alessandro Cassigoli (2004- 31’), un documentario su un villaggio palestinese vicino a Gerusalemme diviso in due dal muro fatto costruire nel 2003 dal governo israeliano. A seguire Massacro Afgano. Il convoglio della morte, di Jamie Dorian un documentario sul massacro dei tremila prigionieri inermi catturati dall’Alleanza del Nord nel novembre del 2001, dopo la conquista della città di Kunduz. In prima serata, alle ore 21, Private del regista italiano Saverio Costanzo: premio come migliore interpretazione a Locarno e Pardo d’oro, racconta dei soldati israeliani che s’istallano nella casa di una famiglia palestinese. Alle 22.30 Intervento divino, di Elia Suleiman, premio della giuria di Cannes 2002, il regista affronta il pesante tema dell’occupazione israeliana con un tocco leggiadro e commovente. Una denuncia sorridente invece che drammatica, che non colpisce però meno di altre che si sono occupate di guerra e di morte. Martedì 22 febbraio, sempre alle 19 al cinema Alfieri, sarà proiettato No man’s land, di Denis Tanovic, un’amara riflessione tragicomica sull’assurdità della guerra raccontata dall’incontro tra un soldato serbo e due bosniaci che s’incontrano dietro una trincea contesa dai due eserciti. Alle 21 Nema problema, del regista italiano Giocarlo Bocca, la storia di un giornalista che si addentra nel fronte durante la guerra dei Balcani. A chiudere il ciclo, alle 22, verrà proiettato Prima della pioggia, di Milcho Manchevski, un film denuncia sull’odio del fanatismo fondamentalista.
Due giorni per amare il cinema e la pace, due giorni di verità, spesso, la prima vittima della guerra.
di Antonio Pirozzi
