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sabato 20 aprile 2024

Alejandro Jodorowsky, lo sciamano del cinema

15-03-2005

La Cineteca di Firenze torna a presentare per il mese di marzo la breve ma intensa rassegna dedicata al cinema di Alejandro Jodorowsky. Tra i film in programma non possono mancare "Il paese incantato" tratto da una commedia di Fernando Arrabal e pellicole di culto come "El Topo" e "La montagna sacra" dove la carica mistica e surreale dell’autore si confronta rispettivamente con il filone western, già filtrato attraverso il sottogenere "all'italiana", e col cinema d'avventura.
Completano il ciclo "Santa Sangre", coproduzione italiana spinta sul versante horror-visionario e "Il ladro dell'arcobaleno", ultima sua prova registica. Se questi pochi titoli rappresentano il Jodorowsky più famoso e apprezzato, è anche possibile che questo limiti una sua totale conoscenza, che abbraccia diverse forme artistiche. Personaggio eclettico e protagonista culturale dei nostri tempi, Jodorowsky è direttore di teatro e fondatore nel 1962 della corrente artistica chiamata Movimento Panico insieme a Topor e Arrabal. Autore di pantomime e pièce teatrali, ha scritto romanzi ("Quando Teresa si arrabbiò con Dio"), libri di poesie ("Di ciò di cui non si può parlare") e sceneggiato fumetti (la saga dell' "Incal" con disegni di Moebius). L'aspetto magico e mistico ritorna anche nella Psicomagia, nei Tarocchi, nel Cabaret Mistique, che accrescono la fama di sciamano e guaritore che Jodorowsky si è guadagnato attraverso il tempo.
Riguardo ad alcune critiche mosse verso i suoi eccessi, è solito dire: "Per me la violenza è la vita stessa. Io non parlo della violenza negativa nell'arte, parlo di poesia. Mi piace ciò che è poetico e ciò che è violento, sono le due facce della stessa medaglia. Quando una persona dice che persegue un'arte poetica e mi presenta un film sdolcinato, io penso che è un imbecille. Poichè un cinema di poesia è un cinema poetico-violento. La mia intenzione è creare un’immagine, anche breve, che tutto il pubblico non possa più dimenticare. Voglio fare delle immagini una droga allucinogena: tu guardi l'immagine e deliri. Questo è ciò che mi interessa".

di Andrea Palanti