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venerdì 19 aprile 2024

“Il Vangelo secondo Precario”

21-10-2005

Un documentario sul lavoro flessibile per dire no alla precarietà in occasione del secondo compleanno della legge 30. Si chiama “Il Vangelo secondo Precario” il lungometraggio diretto da Stefano Obino e nato dall’idea di Oltre Media-Video e Produzione dal Basso che verrà proiettato lunedì 24 alle 21.30 al circolo Arci di San Quirico Fratelli Taddei in via Baccio da Montelupo 35 (ingresso libero). La proiezione del film, che esce contemporaneamente in oltre cento città italiane, cade in occasione della prima Giornata nazionale di mobilitazione contro la precarietà, che in Toscana è organizzata da Nidil-Cgil e dall’Arci. “Il Vangelo secondo Precario” racconta una serie di storie vere di lavoratori precari che, nel loro cammino professionale, hanno affrontato vari disagi conseguenti alla flessibilità del lavoro. Quattro storie di “ordinaria flessibilità”: Marta è alle prese con un improbabile indagine “Ixtat” sul precariato giovanile; a Dora, stagista allo ZenzeroTv da 2 anni, viene nuovamente rubata un’idea; Franco, agente finanziario, riceve una proposta per la pubblicazione del suo libro “Tutti i frutti”, ma non potrà dirsi un uomo felice; Mario, avvocato in attesa di diventare socio dello studio, scopre quanto costi oggi far parte di “quelli che comandano”. Sopra le loro teste, Sandro Precario, un pugile che, morto per sbaglio, viene incaricato da San Pietro di archiviare le preghiere dei precari che giungono ogni giorno. E’ il primo lungometraggio (dalla durata di 93’) sul precariato prodotto dal basso: gli autori hanno pensato ad un progetto low budget grazie ai bassi costi delle tecnologie del cinema digitale e dal web hanno chiesto a singoli organizzatori dieci euro in cambio di una copia del film. In risposta, hanno aderito circa quattromila persone. “Grazie alla cultura e al cinema – ha sottolineato la presidente dell’Arci di Firenze, Francesca Chiavacci – possiamo far sentire la voce di tanti giovani, e non solo, che sono in situazioni di lavoro precario”. “E’ opportuno concentrare le nostre attenzioni su una questione che sta precarizzando un’intera generazione – aggiunge il segretario del Nidil-Cgil di Firenze, Enrico Hablik - è necessario continuare a ragionare su uno sviluppo estremamente eccessivo del lavoro flessibile, uno sviluppo che ha scardinato cinquanta anni di diritto del lavoro. Dovremo sensibilizzare anche il futuro governo del 2006 affinchè parole come tutela, dignità e stabilizzazione rientrino nel lessico della società”.

di Antonio Pirozzi