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sabato 20 aprile 2024

''Il Lavoro si rappresenta'', ovvero il lavoro secondo il cinema

10-03-2006
Al via la seconda edizione de "Il Lavoro si rappresenta", una minirassegna per raccontare il mondo del lavoro attraverso la lente d'ingrandimento del grande schermo, organizzata da Filcams Cgil di zona, la Rsu di Coop Italia e SestoIdee. La rassegna cinematografica, curata da Gianna Bandini e Gabriele Rizza, vuole offrire spunti di discussione ed elementi di riflessione sui mutamenti degli ultimi anni presentando uno spaccato del mondo del lavoro in continua evoluzione attraverso 4 registi. Si parte martedì 14 marzo, alle ore 21.30, al Multisala Grotta di Sesto Fiorentino con "Tutto era Fiat" di Mimmo Calopresti, un documentario sulla storia della grande azienda italiana raccontata attraverso gli occhi, i volti e i ricordi degli ex operai e dello stesso regista, figlio di un operaio, per ricostruire e definire la relazione fra gli individui e la società e la "grande fabbrica", che con i suoi ritmi e le sue fasi ha scandito gli orari, le abitudini di vita e i comportamenti non solo di coloro che ci lavoravano ma anche di un'intera città e di un intero territorio. Alle 22.30 lo schermo del Grotta proietterà "Appunti per un romanzo sull’immondezza", documentario cinematografico inedito di Pier Paolo Pasolini, ricostruito da Mimmo Calopresti. In occasione dello storico sciopero dei netturbini del 24 aprile 1970 a Roma, Pier Paolo Pasolini scende in strada, si mischia alla loro protesta e gira una serie di immagini che diventano ottantacinque minuti in bianco e nero che testimoniano la cronaca di quei giorni. Mimmo Calopresti sarà presente alle proiezione. La minirassegna continua martedì 21 marzo con "Operai" di Antonella De Lillo, alla sua presenza, un mediometraggio sulle lotte e sullo spirito di solidarietà tra i lavoratori che combattevano per i salari, ma in primo luogo per la loro dignità! "Il lavoro si rappresenta" conclude martedì 28 marzo alle 21.30, con il film di Gianluca Maria Lavarelli, "Liberi". Girato in Abruzzo, parla del rapporto tra un padre, operaio appena licenziato dall’azienda dove lavorava e lasciato dalla moglie, e un figlio che vuole sfuggire alla routine della vita di un piccolo paesino dell’Appennino abruzzese.

di Antonio Pirozzi