E' il
documentario più chiacchierato dell'anno: un documentario che, sulla scia di un genere nato negli USA è spesso definito "
mockumentary" (finto-documentario) immagina un futuribile in cui Silvio Berlusconi è vittima di un attentato. "
Shooting Silvio", ideato, scritto e diretto da Berardo Carboni, è stato annunciato come il film che mette in scena l'omicidio di Silvio Berlusconi per mano di un attentatore.
In realtà è un film sulla vita - spiega il regista - non un film su/contro Silvio Berlusconi, che racconta i chiaroscuri della vita di Berlusconi e le opinioni dei suoi detrattori, attraverso
l'insana aspirazione di un giovane scrittore fallito che vede nell'ex premier l'incarnazione del male, divenendo
la disperata denuncia di un sistema in cui comunicare è solo apparentemente semplice ed ogni idea può essere manipolata e distorta. E' però
soprattutto il racconto della ricerca di una identità, di un percorso che dia senso al vivere. Il legame con la macro storia, con fatti di cronaca e personaggi reali, è solo un aspetto, ma il cuore è altrove, nella necessità di avere dei sogni, nel rischio di perdersi in un mondo senza valori e senza percorsi da seguire.
Prima toscana del film oggi a Firenze, al cinema Fulgor (via Maso Finiguerra) alle ore 17:30, 20:30, 22:45.