Sarà "Chronique d’un été" di Jean Rouch ed Edgar Morin, il documentario è un’inchiesta dei due autori sulla vita quotidiana dei parigini, a chiudere giovedì 22 novembre la 48/a edizione del festival dei Popoli. Nella serata finale saranno inoltre premiati i film vincitori del Concorso italiano e del Concorso internazionale.  Ad aggiudicarsi il premio internazionale è stato "Herat" dell’iraniana Sepideh Farsi, che narra del lungo viaggio - da Parigi all’Iran e più avanti ancora, oltre le frontiere dell’Afghanistan - di una madre e di una figlia (Sepideh e Darya) intrapreso per incontrare i membri della loro numerosa famiglia. Il Concorso Italiano ha invece visto prevalere “Casa Mia” di Debora Scaperotta, che ritrae la vita di alcuni adolescenti a Bucarest che vivono in un appartamento messo a disposizione dalla Fondazione Parada - Ong impegnata in progetti di auto-recupero dei ragazzi di strada - alle prese con la gestione delle spese, le pulizie domestiche e l'igiene personale. Menzione speciale della giuria italiana per “I Promessi Sposi” di Massimo D’anolfi e Martina Parenti. Ottimo il bilancio complessivo della manifestazione, con quasi 10mila spettatori, 119 documentari per un totale di quasi 150 ore di proiezioni.