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mercoledì 24 aprile 2024

''Brother'' di T. Kitano e ''Flesh'' di P. Morrissey al Cinecittà Cineclub

14-04-2010
Giovedì 15 aprile al Cinecittà Cineclub di Firenze per il ciclo "Bad Boys: pistole fumanti" a partire dalle ore 20.30 la proiezione dell’imperdibile capolavoro malinconico di Takeshi Kitano: "Brother" (Id.) del 2000, con Takeshi Kitano, Omar Epps, Claude Maki. Brother, nono film del giapponese Takeshi Kitano, vincitore nel 1997 del Leone d'oro a Venezia con Hana-Bi - Fiori di fuoco, è la storia di Yamamoto, membro della Yakuza, a cui è stata sterminata la famiglia in Giappone dalle bande rivali, che decide di andare in America a trovare suo fratello Ken, arrivato negli States per motivi di studio, diventato nel frattempo piccolo spacciatore di droga. L'imperscrutabile Yamamoto, pur non conoscendo una sola parola d'inglese, decide di unirsi al fratello e al suo clan, per assumere il controllo del traffico della droga a Los Angeles. Il potere della nuova famiglia, da lui costituita, viene però fortemente contrastato dalle altre associazioni mafiose della città. Inizia una vera e propria guerra tra i clan, che sfocierà in un incredibile massacro. Tornato al suo genere preferito, dopo la parentesi di L'estate di Kikujiro (film di tutt'altro genere e natura), presentato nell'edizione del festival di Cannes '99, Kitano vuole mostrare come i patti di sangue della Yakuza siano in un certo senso più forti e profondi dei vincoli tra fratelli veri. Per il proprio signore e i componenti della "famiglia" si è pronti a togliersi la vita senza ripensamenti. I membri della Yakuza non pensano due volte a tagliarsi un dito o ad estrarsi le budella, pur di mostrare la propria lealtà. Brother, è il primo film di Kitano girato negli Usa. A seguire alle ore 22.45 per il ciclo "Cinema I Love You! - Alternative visions" proiezione del destabilizzante cult vietato ai minori: "Flesh" (Andy Warhol’s Flesh) diretto da Paul Morrissey nel 1968 ed interpretato da Joe Dallesandro, Geraldine Smith, Barry Brown, Candy Darling. Una giornata nella vita di Joe, marchettaro a New York che si prostituisce per mantenere figlioletto e moglie lesbica e raccogliere 200 dollari necessari per fare abortire Patti, amichetta di lei. Montaggio assente: una serie di sequenze attaccate l'una all'altra senza preoccupazioni di progressione drammatica. Esistono tre modi di consumarlo: 1) vederlo come un pornofilm; 2) giudicarlo un “poema dell'innocenza e della sessualità multiforme” e un documentario su New York, apprezzandone il grado zero di scrittura; 3) irritarsi per l'accidia registica di P. Morissey. Prodotto dalla bottega di Andy Warhol e nel 1978 distribuito in Italia in un'edizione mutilata di 18 minuti, doppiata fuori sincrono con voci scelte a caso. Dialoghi tradotti da Alberto Arbasino. Per informazioni: www.cinecittacineclub.org