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venerdì 19 aprile 2024

L’impronta musicale di Riz Ortolani sulla ''Sconfinata giovinezza''

17-10-2010
Il film "Una sconfinata giovinezza" di Pupi Avati caratterizzato dalla colonna sonora di Riz Ortolani sarà nelle sale da venerdì 8 ottobre. Mentre il prossimo 22 ottobre le sue celebri colonne sonore echeggeranno in concerto (Cinema specchio dell’anima) nella basilica di Santa Croce a Firenze. E il 7 dicembre, in prima mondiale al Teatro della Pergola, presenterà la sua opera-musical "Il principe della gioventù". Intanto, il maestro Riz Ortolani debutta nei cinema di Firenze con l’ultimo film di Pupi Avati, "Una sconfinata giovinezza" di cui firma, da par suo, l’atmosfera musicale. Cinque David di Donatello e oltre 200 pellicole in carriera (tra cui Il sorpasso), Ortolani è uno dei maggiori musicisti del nostro tempo e rappresenta, da solo, un capitolo di storia del cinema italiano. Il felice sodalizio con Pupi Avati, ormai pluridecennale, si ripropone in questo "Sconfinata giovinezza", dramma della memoria a doppia dimensione, in cui il filo dei ricordi ammalati di nostalgia (l’infanzia del regista) si dipana e commuove, in parallelo, con il filo dei ricordi spezzato dall’Alzheimer. “La vicenda del film colpisce in profondità perché può capitare a chiunque”, dice Ortolani, “E trattandosi di una storia così delicata e sofferta, di un dramma tanto esplicito, non era necessario enfatizzare. Il commento musicale si limita dunque a sottolineare con pudore i sentimenti dei protagonisti”. Il metodo di lavoro è stato quello di sempre. Avati e Ortolani hanno un mondo musicale comune, condividono gli stessi gusti. “Quindi”, spiega il maestro, “anche stavolta è stato facile accordarci sul che fare, sia per il film nel suo complesso, che per le singole scene, quando l’orchestra doveva entrare e in quale modo”.