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giovedì 18 aprile 2024

''Socrate'' di Roberto Rossellini al CineCittà cineclub di Firenze

19-05-2011
Giovedì 19 maggio 2011 al CineCittà cineclub di Firenze (via Pisana, 576) a partire dalle ore 20,45 per il ciclo: "Tv Movies d'Autore" la proiezione di: "Socrate" (Id.) di Roberto Rossellini del 1971 con Beppe Mannaiuolo, Ricardo Palacios, Anne Caprile, Jean Sylvère. Socrate nacque ad Atene nel 469 A.C., sotto il dominio di Pericle e durante i tempi d’oro della città, figlio di uno scultore e di una levatrice. Venne condannato a morte con l’accusa di non riconoscere gli Dei tradizionali della città ma di introdurre divinità nuove; venne anche accusato di corrompere i giovani. Giunta l’ora della sentenza, appena tramontato il sole, serenamente e virilmente, bevve la cicuta. Insegnava che non ci sono maestri e che ogni insegnamento va sottoposto a critica; attraverso questa ricerca infinita l’uomo costruisce la propria identità. «Era un eccentrico e la sua eccentricità era la ricerca del nuovo. La sua eccentricità consisteva nella ricerca della verità e della sapienza [...] nel rifiutare il titolo di maestro, nel non pretendere di imporre insegnamenti autoritari. Credeva invece alla dialettica del dialogo e alla forza della sapienza, cioè della cultura. Nel suo mondo, Socrate era un rivoluzionario» (Rossellini). Presentato al Festival di Venezia 1970 e trasmesso dalla Rai in due puntate l’anno dopo. Alle ore 22,45 nuovo appuntamento con il ciclo: "Retrospettiva Ingmar Bergman 2" la proiezione del meraviglioso: "Persona" (Id.) del 1966 con Bibi Andersson, Liv Ullmann, Gunnar Björnstrand, Margaretha Krook, Jörgen Lindström. Due personaggi nella rarefatta cornice di una camera di ospedale e di una spiaggia deserta. Rapporto vampiresco tra un’attrice malata, murata in un mutismo ossessivo, e la sua infermiera che, paziente, aspetta. Stilisticamente è l’opera più sperimentale di Bergman i cui temi tipici (angoscia davanti alla violenza, egoismo, paura della morte e della procreazione) sono calati in un pessimismo radicale. Insieme con Sussurri e grida (anch’esso in programmazione in questa rassegna) Bergman lo considera il suo film più avanzato. Per informazioni: www.cinecittacineclub.org