Parte sabato12 novembre la 52° edizione del Festival dei Popoli, la manifestazione internazionale del film documentario, che proporrà per un intera settimana una serie di film e di eventi volti a dar voce al singolo e alla vita dei diversi popoli del mondo. Questa edizione, presieduta da Claudio Giua e diretta da Maria Bonsanti e Alberto Lastrucci si svolgerà tra Cinema Odeon e Spazio Uno e presenterà per la serata inaugurale di sabato l'anteprima di"It might get loud", di Davis Guggenheim, sul rock di The Edge(U2), Jimmy Page (Led Zeppelin) e Jack White (White stripe). Il programma prevede per i giorni successivi la proiezione di "The Black power mixtape 1967-1975" di Goran Olsson sul movimento americano delle pantere nere, "Wild thing" di Jerome De Missolz sul post-punk degli anni '70, "Crazy horse" di Freddy Wiseman sullo storico cabaret parigino fondato nel 1951 e anche il nuovo documentario del maestro Werner Herzog "Cave of Forgotten Dreams" in tecnologia 3D. Sabato 12 l'ospite d’onore sarà Edgar Morin, primo giurato del Festival dei Popoli nel 1959, che presenterà all’Istituto Francese il documentario "Cronique d’un film" di Ayreen Anastas, François Bucher e Rene Gabri (materiale inedito di Chronique d’un été). Domenica 13 Morin parteciperà anche a un incontro pubblico con l’antropologo Tullio Seppilli, ore 11, al caffè letterario Le Murate. La struttura del festival conferma il concorso internazionale lungometraggi con 14 film inediti e il concorso internazionale cortometraggi con 13 film inediti, verrà riproposta la sezione "Panorama" dedicata ai lungometraggi della migliore produzione nazionale dell'ultimo anno e gli Italian Doc Screenings (dal 16 al 19 novembre) il più grande mercato dedicato al documentario in Italia a cui partecipano più di 40 broadcasters internazionali. Dalla consolidata collaborazione tra Festival dei Popoli e CCC Strozzina nasce quest'anno un vero e proprio focus, composto da tre film, sul tema della mostra “Declining Democracy, ripensare la democrazia tra utopia e partecipazione” in corso al museo, un approfondimento che arricchisce di contenuti il vasto programma della rassegna, per un settimana dedita alla conoscenza delle diversità del mondo. Un occasione per aprire lo sguardo alle realtà che ci circondano e per riflettere su diverse tematiche che spaziano dalla multicultura, alla democrazia alla grande musica rock.
di Lorena Souza
