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giovedì 25 aprile 2024

Il taglio dell'occhio: tre film indimenticabili a CineCittà cineclub

09-02-2012
Giovedì 9 febbraio prosegue la rassegna cinematografica "Il taglio dell'occhio" con tre film indimenticabili a CineCittà cineclub, in via Pisana 576. Si inizia alle ore 21,00 uno dei film capolavoro della cinematografia libertaria, "Zero in condotta" (Zéro de conduite) di Jean Vigo del 1933, con Jean Dasté, Robert le Flon, Pierre Blanchar, Luis de Gonzague,  Henry Stork. Il film sarà presentato in edizione integrale in lingua originale e sottotitoli in inglese. In un collegio francese, diretto da un nano, quattro ragazzi puniti per cattiva condotta organizzano  una rivolta, rovinando la festa dei notabili. Primo mediometraggio (prima massacrato, poi ridotto dalla censura, uscì soltanto dopo il 1945) di J.Vigo, luminosa stella nel cielo del cinema francese.
Alle ore 22,00 il raro docufilm: "A proposito di Nizza" (À propos de Nice) suggestiva pellicola del 1930 ancora di Jean Vigo. Primo film di Vigo, è uno dei documentari più originali e anticonformisti mai fatti: univa una educazione romantica di una città di mare a una feroce pittura sociale d'ambiente. «Il sarcasmo si accompagnava con la poesia, il ridicolo umano era accostato a un generoso amore della luce. E attraverso la visione raffinata e brutale si affermava un acuto senso del cinema». (Carl Vincente). Più che un documentario è un punto di vista documentato, in cui il giovane cineasta applica le teorie del sovietico Dziga Vertov, con l'aiuto di suo fratello, direttore della fotografia, per mettere a confronto e in conflitto il gioco d'azzardo e il Carnevale, i nizzardi e i turisti, i ricchi e i poveri in una scrittura in cui confluiscono spinte anarchiche e suggestioni surrealiste, il sarcasmo e il lirismo.
La serata termina alle ore 22,45  con il magistrale "Il fascino discreto della borghesia" (Le Charme discret de la bourgeoisie) di Luis Buñuel, con Fernando Rey, Paul Frankeur, Delphine Seyrig, Milena Vukotic, Michel Piccoli. I Thevenot e i Senecheal continuano a scambiarsi inviti per un pranzo, ma non riescono mai a mangiare. Scritto col fido J.Carriére, questo opus numero trenta dello spagnolo di Calanda, è forse il suo film più francese e squisito: la trovata del Pranzo Continuamente Interrotto potrebbe far da motore a una commedia di Boulevard. L'angelo terminatore ha in mano il fioretto dell'ironia e lo maneggia con grazia incantevole, ma surrealista, sereno e sorridente, ricorre all'esplosivo onirico per far saltare in aria la borghesia e i suoi pilastri: polizia, chiesa, esercito. I sogni non servono ad evadere dalla realtà, ma a farla conoscere più profondamente. Un compendio di tutto il cinema.
Info: www.cinecittacineclub.org