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sabato 20 aprile 2024

''Piccolo Buddha'' & ''Radio Freccia'' al CineCittà cineclub di Firenze

17-05-2012
Giovedì 17 maggio 2012 per la rassegna "Italiani ’90 (del nostro meglio)" un nuovo doppio appuntamento al CineCittà cineclub di Firenze dedicato al miglior Cinema nostrano. Si comincia alle ore 20.30 con la proiezione dell’ispirato film "Piccolo Buddha" di Bernardo Bertolucci, con un eccellente cast internazionale composto da Bridget Fonda, Keanu Reeves, Ying Roucheng, Chris Isaak, Alex Wiesendanger, Jo Champa. Film a 2 versanti: la favola moderna di Jesse, bambino nordamericano di Seattle che, scortato dal padre, è portato dal Lama Norbu nel Bhutan (versante sud dell’Himalaya) perché potrebbe essere il tulku, la reincarnazione del Lama Dorje, morto otto anni prima; e la favola antica del principe Siddharta Gautama (ca. 565-486 a.C.) detto il Buddha, il Risvegliato, che s’avvicenda con la prima, letta su un libro illustrato ora da questo, ora da quel personaggio. Primo film di Bertolucci senza conflitti drammatici, tormenti, trasgressioni. Se si toglie la lotta di Siddharta con Mara, dio del Male, non c’è una sola figura malvagia o antagonista. Primo suo film di bambini, sui bambini, per i bambini. È come se, per adeguarsi alla “via di mezzo” tra i due estremi del piacere e dell’ascetismo spinto di cui il Buddha fu un esempio, il regista avesse scelto una via stilisticamente e narrativamente intermedia, al di là dei conflitti drammatici. Persino la nascita di Siddharta è risolta in canto, con grazia delicata: il dolore esiste, ma superato e trasfigurato. Anche nel ricorso agli effetti speciali la sua cinefilia rifugge dall’esibizionismo della moderna tecnologia digitale: vicino più alla magia di Méliès che a Spielberg. Anche nella luce e nei colori, governati dalla maestria di Vittorio Storaro, c’è una ripartizione: freddi, grigiazzurri, quasi acciaiati a Seattle (Occidente); caldi, fastosi o festosi (col giallo-arancione che inclina al rosso-nero nelle scene finali di morte) nel Nepal e nel Bhutan (Oriente). Musiche di Ryuichi Sakamoto. Alle ore 22.45 in programmazione l’ottimo “generazionale”: "Radio Freccia" esordio di Luciano Ligabue (regista sporadico ma meritevole di nota) con Luciano Federico, Stefano Accorsi, Francesco Guccini, Serena Grandi, Patrizia Piccinini, Enrico Salimbeni. Nel 1993 Bruno, ideatore e unico deejay di Radio Raptus, rievoca, due ore prima della definitiva chiusura dell’emittente, la storia di Radiofreccia, aperta a Correggio (RE) nel 1975 con un trasmettitore di 5 watt e dischi portati dagli amici, che faceva capo a un quintetto: Bruno, Tito, Iena, Boris e Freccia, loro leader che morirà di overdose di eroina. Tratto dai racconti di Fuori e dentro il borgo di Luciano Ligabue, sceneggiato dall’autore-regista con Antonio Leotti. Raro esempio di film italiano di ambiente radiofonico con l’ambizione di rievocare gli anni ’70 delle radio private, degli amici al bar, della new wave del rock, della droga, ma con la modesta prospettiva della provincia e un’angolazione paesana da bar Sport. Genuino, simpatico, nostalgico ma senza autocompassione, governato con un’apprezzabile discrezione nello sguardo, nel disegno dei personaggi e nella naturalezza della recitazione. Colonna sonora con Lou Reed, Lynyrd Skynyrd, Creedence Clearwater Revival. Nastro d’argento, David di Donatello per il miglior regista esordiente e 3 Globi d’oro (stampa estera). Le proiezioni saranno tutte in pellicola 35 mm. Per informazioni: www.cinecittacineclub.org