Lunedì 28 gennaio è in visione “Variabili femminili. Di madre in figlia, storie di donne in tre generazioni” di Barbara Enrichi, alle ore 19,30, presso il caffè letterario Le Murate (Piazza delle Murate, Firenze).
E' un documentario che raccoglie alcune testimonianze significative di tre generazioni di donne, che vivono nel territorio di Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa, coglie le differenze dello stile di vita tra madre e figlia e tra diverse generazioni. Una raccolta di interviste a donne nate nei primi anni del Novecento e alle loro figlie e nipoti nate nel nuovo millennio su tematiche riguardanti il lavoro, la famiglia, la vita sociale. Uno spaccato dei cambiamenti avvenuti nella condizione femminile nel corso di un secolo, che offre spunti di riflessione e approfondimento storico e sociale sulla vita dei nostri paesi e delle famiglie.
Alla serata, ad ingresso libero, oltre alla regista Barbara Enrichi, saranno presenti Marisa Nicchi della Fondazione Cittalia-Anci, Marina Baretta dell’Unione Comunale del Chianti Fiorentino, Anna Maria Canacci, Anna Canocchi del Coordinamento Donne Arci ed è previsto l'intervento musicale della formazione MusiQuorum.
Si esprime così riguardo alla proiezione la regista Barbara Enrichi: "Con l’evento delle Murate  prende avvio di fatto una tournée di presentazione del documentario che abbiamo in programma di diffondere in Toscana e in varie regioni d’Italia. Molte sono le richieste che ci stanno pervenendo in occasione delle celebrazioni dell’8 marzo; il docufilm è già stato inserito negli archivi della mediateca regionale toscana e dell’associazione lombarda Lucrezia Marinelli ed è disponibile nelle biblioteche di Tavarnelle e Barberino".
Il docu-film, vincitore del premio Premio Fìmmina Tv Epizephiry International Film Festival 2012, è stato realizzato con la collaborazione di Matteo Querci ed è stato prodotto dall’Assessorato alle Pari Opportunità dell'Unione Comunale del Chianti Fiorentino e dal Coordinamento Donne Arci La Rampa Tavarnelle.
Le musiche sono firmate da Silvia Vavolo e il materiale fotografico è tratto dall’Archivio Forconi.
Info: www.lemurate.it

G.B.