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martedì 23 aprile 2024

''Platoon'' & ''L’Amerikano (Etat de siège)'' al Cinecittà CineClub di Firenze

06-02-2013

Mercoledì 6 febbraio 2013 al Cinecittà CineClub di Firenze (via Pisana, 576) è in programma un doppio appuntamento per la rassegna "American Dream: piano sequenza del declino".
Alle ore 20.30 si comincia con la proiezione di un cult del cinema antimilitarista: "Platoon" (Id.) di Oliver Stone con Tom Berenger, Willem Dafoe, Charlie Sheen, Forest Whitaker, Francesco Quinn, Kevin Dillion, Johnny Depp.
Atto d’accusa contro la “guerra sporca”. Realista e fin troppo crudo, il film pone in risalto la tragicità degli eventi e l’inutilità dell’intervento militare americano in Vietnam. Attraverso l’introspezione dei personaggi e la follia degenerativa che trasformò, al tempo, molti soldati in perfette macchine da guerra, Oliver Stone racconta la storia in prima persona in ricordo dell’esperienza vissuta in prima persona vent’anni prima al fronte. Difatti, il soldato Chris, che nel film racconta la storia, non è nient’altro che lui stesso in una sorta di riesumazione biografica.
L’impegno civile del regista nel voler dimostrare la caduta dell’idealismo liberale degli anni sessanta è notevole; altrettanto facile è dedurre come il lavoro sia politicamente schierato. Stone seziona due Americhe, la loro epoca, e approfondisce le divisioni caratteriali di una generazione. Il dramma psicologico dei protagonisti scaturisce linearmente e si propone da una parte con coloro che, legati ad un concetto pseudo-pacifista e di conseguenza umano giustifica il loro agire come fine assestante, dall’altra chi vede nella guerra un atto necessario per dar sfogo ad una latente disumanità insita nel proprio animo; entrambi in ogni caso, figli della medesima follia.
 
Alle ore 22.45 seguirà il tesissimo film denuncia di Constantin Costa Gavras del 1973 premiato con la Palma d’Oro al Festival di Cannes: "L’Amerikano (Etat de siège)" con un eccellente Yves Montand, Renato Salvatori, O.E. Hasse, Jacques Weber, Jean-Luc Bideau.
Sagacemente romanzata da Franco Solinas, è la storia vera di Anthony Mitrione (Philip M. Santore nel film), agente della CIA con copertura umanitaria, sequestrato dai Tupamaros nell'Uruguay del 1970. Spettacolare, efficace, ma con un certo rigore ideologico. Dopo la Grecia dei colonnelli e le purghe staliniane in Cecoslovacchia, Costa-Gavras mette sotto accusa le ingerenze degli Stati Uniti nella politica sudamericana. C'è un Montand intenso, nonostante sia impiegato in un ruolo negativo. Girato in Cile (di Allende). Palma d'oro a Cannes.

Per informazioni: www.cinecittacineclub.org