La storia di Arthur Newman, anzi di Wallace (Colin Firth), sembra la solita storia di crisi di mezza età in cui ogni uomo pare sprofondare ad un certo punto della propria vita; ma qui Arthur, invece di comprarsi una nuova auto, decide di cambiare identità e abbandonare la vecchia vita. Arthur, o il fu Wallace, inscenando la propria morte lascia casa, lavoro e un figlio adolescente, che non vuole avere a che fare con lui, per diventare insegnate di golf dall'altra parte dell'America. Quello che non sa però è che non è il solo a volersi lasciare il passato alle spalle: durante il suo viaggio on the road incontra Mike (Emily Blunt), in fuga anche lei dalle responsabilità della vita adulta. Mike, anzi Charlotte, è lo stereotipo della ragazza ribelle americana, sempre nei guai, senza famiglia né un posto dove stare. Anche lei in fuga, anche lei sotto falsa identità; quella della sorella. La fuga porta i due protagonisti ad immergersi nelle vite degli altri in un continuo gioco di ruoli che però non si fa mai troppo pericoloso e porta lo spettatore quasi a sperare che “qualcosa” accada.

Michela Monticelli