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mercoledì 24 aprile 2024

''Tutti Nello Stesso Piatto'': il festival del consumo critico all'Odeon Firenze

03-03-2015

Dal 6 all'8 Marzo il Cinema Odeon di Firenze ospiterà la seconda edizione di "Tutti Nello Stesso Piatto", il festival internazionale che riflette attraverso film, documentari, corto e lungometraggi sul cibo e sulla sostenibilità alimentare, sull'ambiente e sulla biodiversità.
Gestita dal basso, la rassegna nasce infatti all'interno del mondo dei gruppi di acquisto solidale fiorentini (G.A.S.) in collaborazione con l'omonimo festival di Trento ed è interamente autofinanziata dai contributi volontari dei gruppi G.A.S. toscani, delle associazioni e delle aziende G.A.S. o comunque sensibili alle tematiche del consumo consapevole. Spiegano infatti Roberto Checcucci e Massimiliano Liverani come i cittadini entrati in contatto con queste realtà solidali, che basano le proprie scelte d'acquisto sul rispetto dell'ambiente e sull'autodeterminazione alimentare e quindi sulla produzione locale di qualità, abbiano compreso l'importanza di diffondere la cultura del consumo critico, ricordando la necessità di un rapporto più consapevole con la terra e il cibo: "il flusso di conoscenza tra consumatore e cibo, e quindi il documentare e raccontare il processo di produzione che sta dietro quello che mettiamo nel nostro piatto è, oggi più che mai, un atto culturale fondamentale".
Ed è stato scelto il cinema come mezzo per raccontare la complessità e le ingiustizie del sistema agroalimentare, inteso non come semplice visione, ma come strumento in grado di avere un impatto sull'esperienza personale dell'individuo per comprendere meglio la realtà e costruire percorsi alternativi. Un evento internazionale con opere cinematografiche provenienti da tutto il mondo, perchè c'è un legame tra le nostre scelte e abitudini alimentari e la realtà in Asia, Africa e America Latina: siamo "tutti nello stesso piatto"; così come nello stesso piatto, insieme al problema alimentare, c'è il problema dell'ecologia, del lavoro e dello sfruttamento, della sostenibilità, delle armi e dei diritti umani.

Le proiezioni, quest'anno come l'anno scorso, sono accompagnate dalle testimonianze dei produttori della filiera
agroalimentare
che parleranno della personale esperienza del "chilomentro zero", con l'obiettivo di sensibilizzare e informare il cittadino-consumatore ma anche quello di dare voce a realtà che faticosamente si stanno affermando, nonostante la loro messa in pratica di un mercato più equo e giusto. Evento di divulgazione culturale e comunicazione sociale rivolto non solo ad un un pubblico di adulti, ma anche di giovani, i quali, anzi, devono essere gli interlocutori privilegiati del nuovo modo di approcciarsi al cibo: Sabato mattina è stato infatti organizzato un progetto educativo-formativo per le scuole che prevede proiezioni e dibattiti tematici. Infine, ad arricchire questa edizione, è previsto un concorso di cortometraggi per stimolare la produzione dal basso di video sul tema, valutati da una giuria di esperti e premiati (i primi tre) con un ricoscimento sia "intellettuale" che "alimentare".
Sono 12 i film in programmazione: tra quelli stranieri, di particolare attenzione è l'anteprima nazionale Sabato 7 Marzo alle ore 20.30 del nuovo film di Danis Tanovic (regista e sceneggiatore bosniaco noto al pubblico per No Man's Land, vincitore dell'Oscar al miglior film straniero nel 2002), "Tigers", storia vera di un dottore pakistano che denuncia le scorrette pratiche di diffusione del latte in polvere delle multinazionali del farmaco e mostra le conseguenze di questi atteggiamenti; e ancora "L'incubo di Darwin" che mostra come in Africa le guerre locali siano alimentate anche dalla politica alimentare; tra quelli italiani invece da menzionare "Lucciole Per Lanterne" di Stefano e Mario Martone che racconta le conseguenze della privatizzazione dell'acqua in Cile, complice anche la nostra Enel; e "Toscana Mezzadra" di Massimo Bani che intervista Pietro Pinti, anziano contadino toscano scomparso di recente, che ha vissuto sulla propria pelle i radicali mutamenti dell'agricoltura italiana passata nell'arco di una generazione dalla mezzadria agli ogm. L'obiettivo tuttavia non è solo di colpire con la durezza e la violenza delle immagini e della verità, ma dare anche un messaggio propositivo di cambiamento ed è il caso di "In Grazia di Dio" e "Solar Mama", in cui forte è la figura della donna e costruttivo è il legame con la propria terra.

Un'occasione per informarsi sul reale funzionamento del sistema alimentare mondiale, ma anche per venire a conoscenza di un mondo diverso, dove produttori e consumatori praticano e offrono strategie solidali volte a proteggere la propria salute e tutelare l'ambiente. Un weekend al cinema che si trasforma in spunto di riflessione in vista dell'Expo 2015 per cambiare il nostro modo di essere cittadini nel e del mondo, a partire da una rivoluzione nel piatto.

Per maggiori info: www.odeonfirenze.com

di Alice Santaniello