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venerdì 19 aprile 2024

La star Ahn Sung-ki e il film più visto in Corea del Sud al 13° Florence Korea Film Fest

20-03-2015

Sarà la prima europea di “Roaring Currents” di Kim Han-min, il kolossal che in breve tempo ha guadagnato il primato di film più visto di tutti i tempi in Corea del Sud e che racconta l’epica battaglia combattuta nel 1597 tra la flotta coreana e quella giapponese, a inaugurare la tredicesima edizione del "Florence Korea Film Fest" che si terrà dal 20 al 30 marzo ai cinema Odeon e Stensen di Firenze. Il meglio del festival approderà anche alla Casa del Cinema di Roma dal 26 al 28 aprile e allo Spazio Oberdan di Milano dal 19 al 24 giugno, nell’ambito delle manifestazioni organizzate dalla Corea del Sud per Expo 2015. Il festival, ideato e diretto da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi - Toscana Korea Association, inaugura la quarta edizione della Primavera Orientale, la manifestazione dedicata alla cinematografia orientale organizzata da Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana.

Il festival si avvale del contributo della Regione Toscana, del Ministero della cultura e turismo della Repubblica di Corea e della collaborazione di Kofic (Korea Film Council); Kofa (Korea Film Archive); Comune di Firenze. Il festival riceve il supporto dell'Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia. Tra i main sponsor il Florian Caffè di Firenze.

Il programma della tredicesima edizione del festival propone 34 lungometraggi e 11 cortometraggi, la maggior parte dei quali in anteprima nazionale. Quattro le sezioni: Orizzonti Coreani, dedicata alla cinematografia più vista in Corea, con titoli campioni d’incassi; Independent Korea, che ospita pellicole indipendenti che non trovano spazio nella grande distribuzione (i film all’interno delle due sezioni concorreranno per il premio del pubblico e della critica); le Notti Horror, consueto appuntamento col terrore che quest’anno raddoppia per tutti gli amanti del cinema di genere e la sezione “Corto, Corti!”, comprendente una serie di cortometraggi che saranno proiettati in apertura a ogni lungometraggio. Tra le novità di quest’anno la sezione K-War (Korean War) che racconterà attraverso sette film i molteplici volti della guerra, da quelli più atroci e drammatici a quelli più umani. Tra gli ospiti del festival la star Ahn Sung Ki, interprete di 100 film, con il primo omaggio europeo alla suo percorso artistico; la regista July Jung che presenterà in prima nazionale il suo A Girl at my Door (a Cannes nel 2014); il regista Shim Sung Bo, autore del film di chiusura Haemoo, anch’esso proiettato in anteprima nazionale e Kim Han-min con il suo Roaring Currents che aprirà il festival. Le proiezioni si terranno al cinema Odeon, mentre le repliche del meglio del festival, oltre a quelle dei film vincitori (nei giorni successivi alla manifestazione) saranno allo Stensen. La tredicesima edizione del festival sarà arricchita dalla mostra New Media Art, allestita alle “Murate. Progetti Arte Contemporanea” in piazza delle Murate. L’esposizione comprenderà una selezione degli artisti coreani attivi sul panorama internazionale e sarà inaugurata il 21 marzo (e aperta fino al 9 maggio).

Inaugurazione 20 marzo, cinema Odeon

Il festival si aprirà con Roaring Currents, film che ricostruisce l’epica battaglia che ha visto scontrarsi la flotta coreana contro quella giapponese nel 1597 al largo di Myeong-Nyang. Uno dei più clamorosi scontri militari della storia: il contingente coreano, infatti, con sole 12 navi riuscì a sconfiggere la meglio attrezzata flotta giapponese, che poteva far conto su 330 navi. Roaring Currents è stato visto, a oggi, da oltre 17 milioni di spettatori. Ha incassato più di 100 milioni di dollari (è il più grande successo di tutti i tempi al box office in Corea del Sud) e in Italia sarà distribuito da Minerva Pictures per il mercato home video. Il regista sarà presente alla proiezione.

Star del festival: Ahn Sung-Ki, i 100 volti del cinema coreano

Sarà l’attore Ahn Sung-ki, interprete di 100 film e star del cinema coreano, l’ospite d’eccezione di questa tredicesima edizione. L’attore sarà presente a Firenze per incontrare il pubblico e ricevere il premio del Florence Korea Film Fest martedì 24 marzo al cinema Odeon, occasione durante la quale sarà proiettato il suo ultimo film “Revire” di Im Kwon taek, presentato nel 2014 alla Mostra del Cinema di Venezia. La retrospettiva seleziona alcuni tra i film più significativi della sua carriera, dagli anni ottanta in poi. Dalla collaborazione con il grande regista Im Kwon Taek nei film “Festival” e “Revivre”, nei quali Ahn dà corpo e voce a personaggi tormentati e drammatici, fino a ruoli dagli accenti più comico-grotteschi, come quelli interpretati nei film “Radio star” e “Gagman” passando per personaggi insoliti come in “Unbowed” fino all’intensità del melodramma in “Our Joyful Young Days”. All’interno della retrospettiva anche “North Korean Partisan in South Korea”, una drammatica storia sulla Guerra di Corea. Nella lunga e gloriosa carriera di Ahn Sung-ki si specchiano i successi di mezzo secolo di cinema coreano, tant’è che la stampa nazionale lo ha ribattezzato come “l'attore coreano” per eccellenza.

La novità di quest’anno: la sezione K-War

“L’iniziativa è stata pensata – ha dichiarato Gelli – anche in occasione dei cento anni della prima guerra mondiale, per capire in che modo, dall’altra parte del mondo, hanno raccontato la guerra con il cinema”. La retrospettiva spazia dai grandi affreschi nazionalisti e celebrativi come il già citato “Roaring currents” al pluripremiato “Taegukgi” (2004) sulla Guerra di Corea. Lacerante e allucinata la storia dei soldati di “Silmido” (2003), che prende il titolo dell’isola dove vengono portati un gruppo di emarginati sociali ed ex-detenuti sud coreani per l’addestramento necessario all’assassinio del presidente nordcoreano. Di nord e sud corea si parlerà in “The front Line”, film sull’amicizia e l’odio tra militari al confine. L’inutilità della guerra è il tema di “Welcome to Dogmakgol” sulla convivenza forzata tra soldati della Corea del sud e del nord in un piccolo villaggio (non è un caso che il regista Park Kwang-Hyun abbia dichiarato di ispirarsi ai film italiani La Vita è Bella e Mediterraneo) e l’innocenza dei bambini durante la guerra è al centro dello straordinario “The DMZ” (1965), piccolo capolavoro dalle suggestioni “neoraliste”, per anni considerato perduto. Infine “White Badge” (1992), opera magistrale sulla guerra del Vietnam raccontata attraverso un reduce coreano che rivive gli orrori del conflitto attraverso il romanzo che sta scrivendo. E di Vietnam si parlerà ancora in “Sunny” (2008), opera che tratta dei 320.000 soldati coreani che furono inviati a combattere a fianco dei reggimenti americani.

Film di chiusura 30 marzo: Haemoo di Shim Sung-Bo, alla presenza del regista

La prima nazionale di “Haemoo” chiude la tredicesima edizione del festival. Basato su un fatto realmente accaduto nel 1998, il film racconta la vicenda dell’equipaggio di una barca da pesca e del suo tentativo di contrabbandare immigrati clandestini per salvare l’attività. Il piano fallisce durante il trasporto di circa trenta persone attraverso una fitta nebbia di mare, e in mezzo al caos il più giovane membro del gruppo, Dong-sik, cerca di proteggere una giovane immigrata di cui si è innamorato dal folle capitano Kang e altri membri dell'equipaggio. “Haemoo” è stato prodotto da Bong Joon Ho e candidato agli Oscar 2015 dalla Corea del Sud come miglior film straniero.

Le altre sezioni: Orizzonti Coreani, Independent, K-Horror e Corto,Corti!

La sezione Orizzonti Coreani racconta il meglio della cinematografia contemporanea più vista in Corea. Tra le proiezioni in programma da segnalare “A Girl at My Door” di Jung July (alla presenza della regista), presentato a Cannes 2014, storia di amicizia tra una poliziotta e una bambina dai maltrattata dalla famiglia. La sezione spazierà da film polizieschi come “A Hard Day”, a opere romantiche come “Hill of Freedom”. Per completare l’affresco, la sezione Independent offrirà uno scorcio sulla cinematografia indipendente coreana con una proposta di sei titoli tra cui “Alive” sul terribile lavoro in fabbrica che i protagonisti vivono quotidianamente e il dramma familiiare “Entangled”. La sezione Corto, Corti! apre una panoramica su giovani registi esordienti: la sezione comprende 11 film della selezione dell’Asian International Short Film festival. Tra gli appuntamenti ormai consolidati le Notti Horror, che quest’anno raddoppia con due film sui temi della vendetta e possessione che affondano le loro radici nel folklore: “Live Tv” e “Mourning Grave”.

Informazioni: www.koreafilmfest.com -  info@koreafilmfest.com