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giovedì 25 aprile 2024

''Tiziano Terzani. Una vita sopra le righe'': docufilm inedito al Cinema Odeon Firenze

06-05-2015

Mercoledì 6 maggio, alle ore 21, è in programma un importante evento speciale al Cinema Odeon di Firenze, che in collaborazione con TerraNuova Edizioni, presenta (nella sezione Odeon.Doc - Film e talk per un nuovo pensiero) il nuovo film inedito "Tiziano Terzani. Una vita sopra le righe" di Maurizio Bernardi, alla presenza della moglie Angela Staude Terzani, della scrittrice e studiosa Gloria Germani e del presidente del bio-distretto di Greve in Chianti Alberto Bencistà. Saranno presenti inoltre l'Imam di Firenze e Presidente delle comunità islamiche in Italia Izzedin Elzir - da sempre grande estimatore del messaggio di Terzani - e il prof. Alberto L’Abate, che insieme alla Fucina della non violenza presenteranno una raccolta di firme per una difesa non armata e nonviolenta.

Il film è un intenso documentario-intervista che raccoglie il pensiero e la vita di un grande giornalista e scrittore, che ancora appassiona e fa riflettere. Realizzato dopo i fatti dell’11 settembre e l'uscita del libro “Lettere contro la guerra”, il pensiero di Terzani colpisce per sua dirompente attualità, dimostrando come egli sia stato il primo a capire quanto sarebbe avvenuto negli anni a seguire fino ad oggi. Nel documento del 2002 Terzani tocca argomenti scottanti legati alla sua vita, che per trent'anni lo ha tenuto lontano dall'Europa, nel subcontinente asiatico. Le parole di Terzani di allora sono intervallate dai commenti della moglie nel 2014.

Il pensiero di Terzani, che ben emerge dal film, offre numerosi spunti per un dibattito sui grandi temi del nostro tempo. Partendo dall'esperienza dell'Asia prima della modernizzazione e dell'industrializzazione, Terzani solleva domande miliari sul senso del nostro presunto progresso. Ad esempio, noi misuriamo il benessere solo in termini di quanti frigoriferi, telefonini, macchine, ecc. (secondo il paramentro economico del Pil), dovremmo invece mostrare agli altri anche l'altra faccia della medaglia: quanti bambini sono infelici, quante persone prendono gli antidepressivi, ecc.

Terzani avvertì che l'11 settembre 2001 era un punto di svolta fondamentale nella storia. Sapeva per esperienza che l'essenza di tutte le guerre è disumanizzare il nemico, non capire le sue ragioni. Me le ragioni dell'altro in realtà rappresentano i punti critici del nostro progetto di modernità: l'impatto devastante sull'ecosistema, ma soprattutto la natura violenta della nostra stessa economia, come ha detto di recente Papa Francesco. Terzani capì che la reazione militare dell'Occidente avrebbe prodotto una superiore barbarie e si sarebbe messa in moto una spirale di violenza di cui, a tredici anni di distanza, stiamo oggi vedendo gli effetti. Terzani ricorda di aver abbandonato il giornalismo già dal 1996, perché la visione ravvicinata dei fatti, tipica dell'informazione moderna, nasconde la realtà, che è più complessa e abbraccia, in ultima analisi, il mito del progresso e quello dello sviluppo sostenibile.

Bliglietto: euro 8 (ridotto 6)

www.odeonfirenze.com