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venerdì 19 aprile 2024

Estate Fiorentina: ''Hannah Arendt'' di Margarethe Von Trotta sugli schermi di ''Apriti Cinema!''

12-07-2015
Domenica 12 luglio 2015, alle 21.30, il Festival Internazionale di Cinema e Donne, porta all'arena estiva di "Apriti Cinema!", in Piazza Santissima Annunziata "Hannah Arendt" di Margarethe von Trotta. Un film che ha riscosso un successo internazionale per aver saputo affrontare il tema dell'Olocausto in una chiave inedita. Punto di partenza è "La banalità del male – Eichmann a Gerusalemme" uno dei testi scritti proprio dalla stessa Arendt nel 1963. Il film ricostruisce un periodo fondamentale della vita della donna: quello tra il 1960 e il 1964. All'inizio della vicenda, la cinquantenne intellettuale ebrea - tedesca, emigrata negli Stati Uniti nel 1940, vive felicemente a New York con il marito, il poeta e filosofo tedesco Heinrich Blücher. Ha già pubblicato testi fondamentali di teoria filosofica e politica, insegna in una prestigiosa Università e vanta una cerchia di amici intellettuali. Nel 1961, quando il Servizio Segreto israeliano rapisce il criminale di guerra nazista Adolf Eichmann, nascosto sotto falsa identità a Buenos Aires, la Arendt si sente obbligata a seguire il successivo storico processo che si tiene a Gerusalemme. Nonostante i dubbi di suo marito, la donna, sostenuta dall'amica scrittrice Mary McCarthy, chiede e ottiene di essere inviata in loco come reporter della prestigiosa rivista 'New Yorker'. Hannah nota che Eichman, uno dei gerarchi artefice dello sterminio degli ebrei nei lager, è un mediocre burocrate, che si dichiara semplice esecutore di ordini odiosi e, d'altro canto, si sorprende nell'ascoltare testimonianze di sopravvissuti che mettono in evidenza la condiscendenza dei leader delle comunità ebraiche in Europa, di fronte ai nazisti.
Nel suo scritto la Arendt aveva messo in evidenza come lo sradicamento delle persone dalle propria memoria storica e dal processo di auto-coscienza, e la "deresponsabilizzazione" dell'agire individuale, avessero agito in funzione disgregante nelle società del Novecento e avessero portato al verificarsi degli orrori dell'Olocausto, sotto gli occhi acquiescenti di un'intera nazione.
Un capolavoro della Von Trotta, amato più dal pubblico che dalla critica, il terzo della regista tedesca di Anni di piombo dedicato a ritratti di grandi personaggi femminili, dopo Rosa L. (1985), sulla leader marxista Rosa Luxemburg, e Vision (2009), sulla vita della mistica cristiana del XII secolo, Hildegard von Bingen, tutti interpretati dall'attrice Barbara Sukowa.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Per ulteriori informazioni: www.quellidellacompagnia.it

M.V.