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venerdì 29 marzo 2024

Yoni Leyser e Enrique del Pozo tra gli ospiti della XIII edizione del ''Florence Queer Festival''

11-11-2015
Il Florence Queer Festival, la grande festa del cinema a tematica LGBT, torna anche quest'anno a conquistare l'Odeon in occasione della maratona dei "50 giorni di cinema internazionale". "La tredicesima edizione di un appuntamento ormai consolidato per la Città- ha dichiarato la vicesindaca Cristina Giachi- Le domande hanno l'incredibile potere di mettere in moto processi e il Queer Festival lo fa' da ben 13 anni coinvolgendo numerosi linguaggi dell'arte".
Per ben sette giorni, da mercoledì 11 a martedì 17 novembre, il famoso schermo in Piazza Strozzi si anima grazie a un cartellone ricco di appuntamenti, premiazioni prime assolute e una carrellata di ospiti internazionali tra cui spiccano, primi tra tutti, il regista tedesco Yoni Leyser, l'italianissimo Daniele Sartori e lo spagnolo Enrique del Pozo. Questi gli ingredienti segreti della rassegna ideata da Roberta Vannucci e Bruno Casini che, punta i riflettori sulla scena indipendente permettendoci di conoscere le emozioni, le storie, le difficoltà e la creatività dei protagonisti della scena queer. "Una vetrina importante- hanno dichiarato gli organizzatori- per tutta la comunità. Un esempio di successo che ci piace rinnovare per essere visibili con storie reali e irreali ma soprattutto con gioia".
Tra documentari, fiction e cortometraggio, sono ben trenta i titoli che animano le sette giornate. L'onore di tagliare il nastro mercoledì 11 alle 17.30 spetta a Andrea Andriatico che, con "Torri, checche e tortellini" svela la nascita del "Cassero" a Bologna, poi la parola passa a "Fuori", pellicola in cui Ilaria Luperini e Chiara Tarfano, affrontano il difficile tema dell'omofobia nel nostro Paese. "Desire will set you free" di Yoni Leyser svela in anteprima la scena underground di Berlino, "The david dance" di April Winney inceve racconta la storia di un uomo che impara ad amarsi, "See money: the Chuck Holmes Story" di Michael Stabile invece segue le tappe del fondatore dei Falcon Studios e la nascita della pornografia. Tra i titoli pià attesi anche Fassbinder, Lieben ohne zu forden, un tributo al grande regista tedesco, "The man behind the woman" di Enrique dal Pozo, straordinaria finestra aperta sulla vita del celebre attore spagnolo e "La donna pipistrello" di Matteo Tortora e Francesco Belais; accanto ai registi, per presentare la sua storia anche Prince Maurice, protagonista del video, nota come La Romanina, una delle prime transessuali italiane che ha deciso di ricorrere alla chirurgia plastica per essere accettata dalla società.
Tra i molti nomi maschili al Queer Festival anche le donne trovano il loro spazio. Tra queste Silvia Novelli che il 14 con "10percento" ci svela cosa accade a due donne chiuse dentro un ascensore, Véeronique Aubouy che in "Je suis Annemarie Schwarzenbach" dedica una retrospettiva alla celebre fotografa francese e Virginia Fuentes che con "Mamis" ci descrive i retroscena dell'omosessialità a Cuba.
La rassegna si chiuderà mercoledì 17 novembre con la premiazione del miglior film, il miglior documentario e il vincitore del concorso Videoqueer e dopo aver dato voce ai nuovi astri nascenti, dona l'ultima parola a un gruppo di drag queen che negli anni '70, come documentato da Thomas Wallner in "Before The Last Curtain Fall" tornano a calcare la scena per fondere danza, vita e musica.
Ma come vuole la tradizione, il Florence Queer Festival, nato in collaborazione tra l'associazione Ireos, Arcilesbica Firenze e Music Pool, non è solo cinema. Durante le sette giornate c'è infatti il modo di scoprire una scena a 360 gradi coinvolgendo tutti i sensi ed i linguaggi. In cartellone anche i live show di burlesque con Raven e Sylvie Bovary, due mostre, "Storie gay dei paesi miei" e Queerlesque ma anche uno spettacolo al Teatro di Rifredi. Per l'occasione infatti i Vucciaria tornano in Città con "Battuage" un'affascinante storia che punta i riflettori su quei luoghi abbandonati in cui spesso si ritrovane persone emarginate dalla società. Ma nel 2015 c'è anche la voglia di aprire i propri orizzonti ai nuovi media e per questo il 14 pomeriggio gli organizzatori hanno deciso di dedicare un approfondimento alla webseries di "Tutti pazzi per il web" e alle canzoni del progetto Indie Pride che introducono a tempo di note e diritti ogni proiezione serale.

Per informazioni: www.50giornidicinema.it 

di Martina Viviani