Martedì 17 novembre cala il sipario sulla tredicesima edizione del
Florence Queer Festival.
La giornata conclusiva ha inizio alle
15 con "
While you weren't looking" di Catherine Stewart, che attraverso tre relazioni queer racconta i cambiamenti del Sud Africa post-apartheid. Segue, alle
17.15, "
Porn punk poetry" di Maurice Hubner: Damon, un ragazzo che si guadagna da vivere prostituendosi, è in fuga dai suoi sentimenti più profondi. L'incontro con Emma, una giovane russa che lavora come cassiera in un supermercato, lo porterà a riflettere sulla vita e sui suoi reali desideri. Alle
18 è la volta di "
The royal road" di Jenny Olson, che offre uno spaccato sulla colonizzazione spagnola della California e la guerra tra USA e Messico. Alle
19 sul grande schermo dell'Odeon il corto "
Immaginare T" di Naike Anna Silipo: due persone, due immaginari, due mondi paralleli che si attraggono perchè uniti dall'assunzione di testosterone. Andreas transita da donna a uomo e sperimenta un'identità di genere fluida.
Alle
21 spazio al
live show di Sylvie Bovary, una performance spettacolare nell'ambito del progetto
Queerlesque, che ha promosso nel foyer del cinema Odeon una mostra fotografica con le immagini di alcuni tra i più noti performer du burlesque a livello internazionale. A seguire la cerimonia di premiazione per il miglior lungometraggio, decretato da un giuria di esperti, oltre a quella del concorso per cortometraggi Videoqueer, organizzato dall'associazione Ireos in collaborazione con il Comune di Firenze.
In chiusura, alle
22, l'attesissimo "
Before the last curtain falls" di Thomas Wallner. La pellicola racconta la commovente storia di un gruppo di transessuali e drag queen che tra i sessanta e i settant'anni decidono di calcare di nuovo il palcoscenico. Insieme saranno i protagonisti di un tour di due anni in cinque continenti, per interpretare una piece in cui danza, teatro e musica si fondono dando vita a un'esperienza unica.
Per maggiori informazioni:
www.florencequeerfestival.it
FG