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giovedì 25 aprile 2024

''Janusz, Il Re dei Bambini'' di Yehezkel Yerushalmi al Piccolo del Teatro Comunale

27-01-2013
Domenica 27 gennaio 2013, alle ore 20.30, in occasione del "Giorno della Memoria" al Piccolo del Teatro Comunale di Firenze (Corso Italia, 16) è in programma il concerto "Janusz, Il Re dei Bambini" di Yehezkel Yerushalmi. L’evento è realizzato in collaborazione con la Comunità Ebraica di Firenze, l’Associazione Italia-Israele e l’Ambasciata Israeliana in Italia. Janusz Korczak è stato un pedagogo, scrittore e medico polacco. Le sue teorie sulla realtà infantile hanno rivoluzionato non solo la pedagogia ufficiale, ma l’intero modo di concepire il bambino nella società occidentale. Aveva capito in anticipo sui tempi che è possibile riconoscere i diritti dei bambini soltanto quando si è capaci di vedere e di sentire come loro, quando si riesce a considerare il loro mondo altrettanto importante del nostro, e quando si è capaci anche di trarne degli insegnamenti. Nato a Varsavia in una famiglia ebraica, nel 1911 fondò la Casa degli Orfani, di cui divenne direttore. L’orfanotrofio era gestito dagli stessi bambini, che lo sostenevano grazie al loro lavoro manuale e artigianale. Quando nel 1942 i nazisti prelevarono dall’orfanotrofio tutti i duecento bambini presenti per condurli a Treblinka, Korczak e la direttrice dell’istituto – a cui gli stessi nazisti avevano sconsigliato di accompagnare i bambini – incapaci di abbandonarli, decisero di seguirli, trovando in seguito la morte. Lo spettacolo di musica, canto, teatro e video, farà rivivere alcuni momenti cruciali della vita di Janusz Korczak, dalla scelta di dedicarsi ai bambini, alla fondazione della Casa degli Orfani, alla sua celebre favola "Il Re Matteuccio", passando attraverso l’opera per ragazzi "Brundibar" del compositore Krasa ripresa più volte in alcune sue parti da un coro di voci bianche e accompagnata dalla proiezione di qualche frammento del video originale dell’esecuzione dell'opera dei piccoli internati a Theresenstadt. Krása e Hoffmeister scrissero "Brundibar" nel 1938 per un concorso organizzato dal governo, concorso che venne successivamente annullato a causa degli sviluppi politici del tempo. Le prove cominciarono nel 1941 all'orfanotrofio ebraico di Praga, che al momento funzionava anche come struttura educativa temporanea per bambini divisi dai loro genitori dalla guerra. Nell'inverno del 1942 all'orfanotrofio si svolse la prima dell'opera: a quel tempo, il compositore Krása e lo scenografo Frantisek Zelenka erano già stati deportati a Theresienstadt. Nel luglio del 1943 quasi tutti i membri del coro originale e il personale dell'orfanotrofio vennero deportati a Theresienstadt. Solo il librettista Hoffmeister poté scappare da Praga in tempo. Riunito il cast a Theresienstadt, Krása ricostruì l'intera partitura dell'opera, basandosi sulla propria memoria e una parte dello spartito del pianoforte che ancora possedeva, adattandola agli strumenti disponibili al campo: flauto, clarinetto, chitarra, fisarmonica, piano, percussioni, quattro violini, un violoncello e un contrabbasso. Il 23 settembre del 1943 ebbe luogo la premiere di Brundibár. La produzione fu diretta da Zelenka, con le coreografie di Camilla Rosenbaum, e fu riproposto 55 volte durante l'anno successivo. Una messa in scena speciale di Brundibár si tenne nel 1944 per una rappresentanza della Croce Rossa, che andò ad ispezionare le condizioni di vita nel campo; quello che la Croce Rossa non sapeva all'epoca era che la maggior parte di quello che vide durante la visita era mera finzione, e che una delle ragioni per le quali Theresienstadt sembrava così confortevole era che molti dei suoi residenti erano stati deportati ad Auschwitz con lo scopo di ridurre l'affollamento del campo durante la loro visita. Più tardi quell'anno la rappresentazione di Brundibár fu ripresa per un film di propaganda nazista. La maggior parte dei partecipanti alla rappresentazione di Thereisenstadt, incluso il compositore Krása, furono successivamente trucidati ad Auschwitz.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Per informazioni: www.maggiofiorentino.com