Un’occasione per riflettere, a posteriori, su come la mostra allestita a
Palazzo Strozzi “Anni Trenta. Arti in Italia oltre il fascismo” abbia consentito di «
esplorare un periodo discusso, e riconsiderarlo anche alla luce dei suoi aspetti di straordinaria modernità e di assoluta tragicità». Vengono sintetizzati così da
Ludovica Sebregondi, storica dell’arte e responsabile del coordinamento scientifico ed editoriale della Fondazione Palazzo Strozzi, i contenuti della conferenza che terrà
giovedì 6 giugno 2013 alle 17,30 (ingresso libero) a
Palazzo Giugni (via Alfani 48), sede del Lyceum Club Internazionale di Firenze. Un’analisi che sarà arricchita da quanto emerso nel ciclo di conferenze e nelle quattro esposizioni collaterali (al Lyceum, alla Biblioteca Nazionale, all’Archivio storico del Comune e alla Biblioteca Marucelliana) che hanno accompagnato la mostra. Ad organizzare l’incontro è la sezione Arte dello storico club femminile fiorentino, presieduta da Aurora Nomellini.
Ludovica Sebregondi, storica dell’arte, ha svolto, e svolge, attività didattica in Università italiane e straniere. Ha dedicato la sua attenzione al tema dell’associazionismo laicale, pubblicando libri su confraternite fiorentine e curando alcune mostre sul tema. Si è occupata della fortuna iconografica di vari personaggi, studiando soprattutto Girolamo Savonarola. Ha tra l’altro curato le mostre: Virtù d’Amore. Pittura nuziale nel Quattrocento fiorentino (Firenze, Galleria dell’Accademia-Museo Horne, 2010); Il mercante, l'Ospedale, i fanciulli. La donazione di Francesco Datini, Santa Maria Nuova e la fondazione degli Innocenti (Firenze, MUDI Museo degli Innocenti 2010-2011); Denaro e Bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo delle vanità (Firenze, Palazzo Strozzi, 2011-2012). È responsabile del coordinamento scientifico ed editoriale della Fondazione Palazzo Strozzi.