Città di Firenze
Home > Webzine > ''Vi.Vo: Villa Voices'', installazione sonora al Florence Dance Center di Firenze
martedì 23 aprile 2024

''Vi.Vo: Villa Voices'', installazione sonora al Florence Dance Center di Firenze

27-06-2013
L’Istituto Europeo di Design IED Firenze presenta negli spazi del Florence Dance Center "Vi.Vo: Villa Voices", un'installazione sonora innovativa e interattiva a cura dei studenti del Master in Arts Management. L’installazione propone un labirinto sonoro come metafora della conversazione, delle sue dinamiche, del suo processo di costruzione, attraverso le voci di alcuni artisti residenti a Villa Romana. L’evento, reso possibile con l’aiuto di Etoile Toy Visual Arts Florence, si terrà dal 27 al 28 giugno 2013 nel Florence Dance Center in Borgo della Stella 23/r – Firenze. La collaborazione di quest’anno con Villa Romana e Etoile Toy Visual Arts Florence unisce le voci degli artisti residenti - Shannon Bool, canadese e residente a Berlino; Mariechen Danz, irlandese; Heide Hinrichs, tedesca e residente a Bruxelles; Daniel Maier-Reimer, tedesco - ed eccezionalmente di William Furlong presente negli spazi di Villa Romana con una mostra personale “Speaking to Others: Who Speaks to Who" allestimento sonoro suo archivio “Audio Arts” (1973/2006 ). Vi.Vo: Villa Voices prende ispirazione dal lavoro di William Furlong. Dal 1973 William Furlong (con Barry Barker) inizia il progetto Audio Art che ha prodotto 25 volumi di interviste con artisti tra cui conversazioni con Andy Warhol, Joseph Bueys, Yoko Ono, Mario Merz.
Vi.Vo: Villa Voices utilizza il labirinto per sottolineare la costruzione della conversazione come processo creativo. Gli spazi del Florence Dance Center sono trasformati in uno spazio buio, diffusori parabolici al soffitto diffondono le conversazioni avvenute. Il movimento del visitatore attiverà gli altoparlanti e i frammenti dei dialoghi fra gli studenti del Master Ied e gli artisti comporranno una scultura sonora spaziale. L'assenza di luce e di indicazioni visive induce il visitatore a costruire un percorso proprio. Lo spettatore potrà collegare i punti cercando di seguire la conversazione, o crearne una diversa dalla sequenza iniziale, costruendo un proprio significato attraverso un nuovo ordine spaziale. Come con le conversazioni, spesso i partecipanti si impegnano in uno scambio di segnali che non sono necessariamente lineari e talvolta non verbali. Un gesto per esempio può evocare un significato che è compreso, senza bisogno di parole. In questa installazione, l'uso di movimento per attivare la trasmissione di un messaggio, enfatizza la costruzione meccanismo del dialogo. La conversazione diventa spaziale attraverso un processo di editing del materiale registrato che dà ai dialoghi una forma e un volume in uno spazio definito. Come base per la creazione del percorso del labirinto, gli studenti hanno utilizzato la parola "AUM", un suono primordiale che è comune a tutti gli esseri umani, o secondo la filosofia induista, un suono che contiene tutti gli altri suoni e parole. "AUM" potrebbe essere ulteriormente suddiviso in tre sillabe di base: "Ah" "Ooh" "Mm" con ogni sillaba che incarna le caratteristiche individuali, l'origine e il tono, ma che, se pronunciate insieme sono simbolo di armonia: "om". Il labirinto si trasforma in una allegoria, la ricerca di un accordo, la costruzione di un significato. Nel labirinto ognuno degli artisti che ha partecipato a questo scambio - con tratti, esperienze e opinioni personali - ha un ruolo nella formazione di una conversazione significativa e complessa.
Vi.Vo: Villa Voices esplora l'idea di rimuovere il visivo rivolgendosi alla ricchezza del linguaggio e del suono, indaga il difficile tentativo di tradurre il processo creativo dell'artista attraverso la costruzione con la parola. Gli studenti internazionali del Master IED in Arts Management provenienti da 8 diversi paesi: Bielorussia, Colombia, Italia, Kazakhstan, Taiwan, Filippine, Portogallo, Turchia e Romania hanno frequentato gli artisti residenti in Villa Romana da marzo, e da allora hanno raccolto significative conversazioni intorno alla pratica, i processi e le riflessioni delle diverse personalità. Queste conversazioni che guidano i visitatori attraverso il labirinto trasformano l’installazione in una costruzione di interazioni condivise, della comprensione di ogni artista come individuo, attraverso l'uso della voce.

Per informazioni: www.villavoices.org