Nel corso del ‘500 viaggiatori, collezionisti e antiquari erano soliti commissionare alle stamperie delle raccolte di incisioni dedicate ai monumenti e alle statue di Roma antica che poi venivano organizzate in veri e propri volumi. Questi “Speculum  Romanae Magnificentiae” come venivano chiamati, risultavano molto diversi tra di loro per quanto riguarda i soggetti dei pezzi inclusi,la varietà del numero dei fogli, la presenza di uno o più stampatori ed incisori che firmavano i vari pezzi. Inoltre i fogli non venivano numerati e non c’è quindi un ordine preciso; spesso sono anche visibili delle differenze qualitative e d’intenti. Alcune ricostruzioni di antiche architetture sono particolareggiate ed eseguite con rigore, altre sono molto meno vicine alla realtà e risentono della sensibilità dell’autore. La Casa Buonarroti possiede uno tra i più pregevoli esemplari di Speculum, che viene in larga misura esposto nella mostra ospitata in Via Ghibellina 70, fino al 2 maggio. E’ composto da 84 pezzi con  soggetti illustrati che vanno dalle statue e rilievi di Roma antica fino ad edifici di epoca michelangiolesca.

di Andrea Palanti