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sabato 20 aprile 2024

''La bocca'', autoritratto di Andrea Martinelli in mostra alla Galleria degli Uffizi

30-09-2013

Andrea Martinelli ha donato il proprio autoritratto dal titolo "La bocca" alla Galleria degli Uffizi di Firenze. L’opera che l’artista pratese ha deciso di donare alla Galleria è una grande tavola che misura due metri d’altezza per 140 centimetri di base, dipinta con tecnica mista. In concomitanza con la donazione, nella Sala del Camino (al Piano Nobile dell’edificio vasariano) è allestita la mostra in cui, oltre all’Autoritratto di Martinelli, sono visibili una ventina di disegni e bozzetti preparatori che rappresentano il percorso seguito da Martinelli per giungere all’opera finale. Nella stessa saletta espositiva si aggiungono alcuni scatti in bianco/nero che il fotografo di fama mondiale Gianni Berengo Gardin ha eseguito durante il lavoro preparatorio dell'opera di Martinelli.
Accompagna la donazione dell’Autoritratto, e la mostra connessa, il catalogo edito da Gruppo Editoriale. Nel catalogo, tra l’altro, le parole dello scrittore Sandro Veronesi, che afferma: “Quando un pittore fa un ritratto prende, ma quando fa un autoritratto dà. Nei ritratti la menzogna è la regola del gioco: mente il soggetto in posa, il pittore prende la sua menzogna, la lava e gliela restituisce aggiungendovi la propria. Nel mezzo, imprendibile, però lì, a un passo, la verità – del soggetto, del pittore. Andrea Martinelli è ormai un maestro del ritratto, e questo gioco lo conosce bene. Ma negli autoritratti tutto cambia, soggetto e pittore coincidono, e mentire diventa impossibile”.
L’iniziativa – ha detto Andrea Martinelli – è nata anni fa per volontà del Direttore degli Uffizi, Antonio Natali, che mi chiese un autoritratto per la collezione della Galleria. Ci siamo rivisti lo scorso inverno e io mi sono messo a lavoro iniziando un percorso fatto di disegni e bozzetti, di immagini ironiche e altre inquietanti. Si è trattato di un’esperienza nuova, che mi ha permesso di lavorare su me stesso. Alla fine ho scelto un’opea dove appaio più sereno, una sorta di sogno, anche se poi non si sa bene se è un incubo. Di certo – ha concluso Martinelli – mi rappresenta”.

Per informazioni: www.polomuseale.firenze.it

GI