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giovedì 25 aprile 2024

''Idillio con cagnolino'', presentazione del libro di poesie di Alba Donati

27-02-2014

Giovedì 27 febbraio alle ore 17.00, presso la Sala Pistelli a Palazzo Medici Riccardi, via Cavour 1, Paolo Fabrizio Iacuzzi e Maria Grazia Maramotti presentano "Idillio con cagnolino" (Fazi Editore) di Alba Donati. All'appuntamento sarà presente l'autrice.
"Idillio con cagnolino" è un fermo immagine sulla perfezione di un triangolo amoroso tra una figlia, una madre e una nonna. Mette in scena la storia che passa, una linea retta tra una nonna arcaica e post-bellica, una madre cresciuta nel periodo del boom economico e una figlia digitale. Nelle affermazioni della bambina, quasi dei piccoli apologhi, intravediamo molto del nostro passato, come un filo che si riannoda con la saggezza dei vecchi. Sullo sfondo, un dialogo serrato tra città e campagna, tra capitalismo e difesa dell’essenziale, tra grandi temi e piccole osservazioni domestiche. I grandi maestri toscani sono il coro dell'Idillio, dallo zio Fernando che scende i poggi della Garfagnana a Cesare Garboli che apre la sua porta nella casa di Viareggio, e stabiliscono una linea di confine tra un ieri che ancora possiede la forza e la potenza della vita autentica e un oggi che non può e non deve dimenticare. Idillio con cagnolino mette la sordina per parlare delle grandi ingiustizie sociali e storiche a cui ci ha abituati la poesia di Alba Donati e lo fa ascoltando il punto di vista di una bambina che parla con i suoi giocattoli, con i lupi e le streghe. La raccolta si chiude con il Pianto per la distruzione di Beslan, un allucinato resoconto su come il nuovo millennio sia potuto iniziare con una strage di bambini.
L’idillio rivela la sua natura di incanto provvisorio, di attimo di quiete strappato all’imprevisto, all’incidente, al terrore. Ed è proprio per questo fatalmente vitale.

"E' la risposta femminile in versi al romanzo di Walter Siti che quest'anno ha vinto il premio Strega".
Alfonso Berardinelli
"C’è in Alba Donati, nella sua chiarezza espressiva, nella sua comunicabilità immediata e necessaria, un bisogno, nella dissociazione generale in cui viviamo, di comunità, di ricostruzione sociale, e politica. Un bisogno – nel dialogo serrato tra città e campagna, tra madre e figlia – di tracciare un confine, di fondare, di fare ordine nel buio".
Claudio Damiani
"Questa poesia nasce dall'indignazione per la storia degli uomini. Per la Donati la violenza è storica, non metafisica, e di conseguenza il discorso sul male è sempre anche un discorso sulla responsabilità del male".
Roberto Galaverni
"Consegna l'idillio a una storia culturale finita per sempre: mentre la vita quotidiana familiare, nella sua nuda evidenza, si riprende i suoi diritti, in una direzione che è quella dei sensi e dei sentimenti".
Massimo Onofri

Info: www.fazieditore.it

SM