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giovedì 18 aprile 2024

''Artisti stranieri'': serata dedicata a Francesco Romiti e Dino Campana a San Salvi

01-03-2014

Prosegue a San Salvi la stagione dei Chille de la balanza intitolata “La transizione”.
Sabato 1 Marzo la serata di San Salvi sarà intitolata "Artisti stranieri" e si occuperà di due figure accomunate dal fatto di sentirsi stranieri rispetto alla società in quale vissero: il poeta Dino Campana, morto il 1 marzo 1932, e il pittore Francesco Romiti, nato a firenze esattamente un anno dopo, il 1 Marzo 1933.
Si comincia alle 17.30 con il vernissage della mostra "Esser umano", disegni e dipinti di Francesco Romiti, esposizione realizzata in collaborazione con Dana Simionescu. Un omaggio ad un grande (sconosciuto) artista, scomparso circa un anno fa pressochè nel silenzio generale. Figlio di una famiglia di contadini arrivata a Firenze per lavorare nel giardino della Sinagoga, prima corse il rischio di una deportazione per errore e successivamente, ancora bambino, evitò il ricovero a San Salvi solo per la decisiva opposizione del padre; ed ancora, vedi i casi della vita, dopo uno strano e tardivo matrimonio (e con un figlio mai riconosciuto in vita), ormai anziano si innamorò di una  donna rinchiusa proprio a San Salvi ed artista della Tinaia, luogo che frequentò in anni recenti.
Nello stesso giorno della sua nascita i Chille e i suoi amici hanno deciso di aprire la prima personale delle sue straordinarie opere pittoriche e non solo, nella speranza che almeno da morto la sua Arte trovi una meritata collocazione: da non perdere i ritratti di visi umani, realizzati con una semplice penna biro su pezzi di carta, e ricavati dal retro di vecchi manifesti, lettere dattiloscritte e appunti. La mostra resterà aperta sino a Venerdì 21 Marzo.
Alle ore 19.30 si prosegue con un aperitivo per il quale è consigliata la prenotazione.
Alle ore 21.15 si inaugurano le iniziative per il centenario campaniano con la proiezione del film "Il più lungo giorno" di Roberto Riviello. Protagonista nel ruolo del poeta di Marradi, uno straordinario Gianni Cavina.
Il film, prodotto nel 1997 dai fratelli Avati, si rifà al manoscritto perduto di Dino Campana per ricostruire il disagio esistenziale del poeta secondo uno stile delicato, ripercorrendo gli anni giovanili del poeta e scegliendo di tener fuori dal racconto la figura di Sibilla Aleramo e il suo amore necessario e impossibile con il poeta.  E’ un film anomalo che restituisce gli aspetti umani di Campana; fu accolto favorevolmente dalla critica, soprattutto all’estero, mentre in Italia non ebbe un grande successo di pubblico, che forse si aspettava un Campana dichiaratamente pazzo. Alla proiezione dai Chille assisterà il regista Roberto Riviello, che nella serata si aprirà ad un confronto col pubblico.
L'ingresso è gratuito ma è consigliata la prenotazione.
Per informazioni: www.chille.it

GP