Sabato
12 aprile, presso
l'Eduardo Secci Contemporary (via Maggio, 51r- Firenze), verrà presentato il
Vernissage di "Ciò che resta", l’ultimo grande lavoro di
Paolo Grassino:
un gigantesco
cranio, realizzato in tubo corrugato e ferro.
L’idea del “memento mori” sembra percorrere tutta la nuova mostra esposta da Eduardo Secci, anche se le altre opere paiono non avere diretti riferimenti all’allegoria sulla morte, che è una delle costanti dell’arteoccidentale da duemila anni a questa parte.
Di fatto, si tratta di residui di fusione, di concrezioni metalliche, di “ciò che resta”, appunto, una volta che “ciò che conta” se n’è andato.
La mostra, a cura di
Marco Meneguzzo e
Daniele Capra, rimarrà aperta fino a sabato
31 maggio.
Per informazioni:
www.eduardosecci.comGi.P