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venerdì 19 aprile 2024

Presentata la mostra ''Baccio Bandinelli, scultore e maestro'' al Museo Nazionale del Bargello

09-04-2014

Presso il Museo Nazionale del Bargello è stata presentata alla stampa la mostra "Baccio Bandinelli, scultore e maestro" che si terrà al Bargello dal 9 Aprile al 13 Luglio 2014. La mostra, curata da Detlef Heikamp e Beatrice Paolozzi Strozzi, rende omaggio a Baccio Bandinelli l'universale artefice (citando Vasari) cresciuto nell'ombra e nel segno della competizione con Michelangelo, uno scultore, un pittore apprezzato fino al seicento ma poi dimenticato troppo in fretta dal grande pubblico della storia dell'arte proprio per la sua dicotomia con uno dei più grandi artisti rinascimentali e per il suo spiccato senso del narcisismo, per il suo sentirsi migliore o semplicemente per l'invidia di quanti avrebbero voluto emularne le gesta.
Il percorso espositivo è composto da tre sale: La Sala di Michelangelo, la Sala "Ritratti, Autoritratti e invenzioni" e la Sala "Disegni, bronzetti e modelli".
L'essenza, la vita, le opere più significative, il percorso artistico e cronologico di Baccio sono condensate nella Sala di Michelangelo in cui le opere vengono esposte accanto a quelle dei suoi più fieri espositori(da Michelangelo ai Rustici, da Jacopo Sansovino al Cellini) accanto a quelle dei suoi allievi (Vincenzo De Rossi e Bartolomeo Ammannati), accanto a quelle dei suoi successori alla corte granducale (Giambologna). Dopo aver analizzato gli esordi nella Bottega del padre orafo Michelangelo di Vivano viene subito sottolineata la sua versatilità per la pittura e la scultura, per la ritrattistica e la bozzettistica, in poche parole il suo essere un'artista universale. Un talento che non sfugge ai due Papa Medici(Leone X e Clemente VII) che commissioneranno a Baccio, talvolta sottraendo l'esclusività a Michelangelo talvolta affiancandolo, diverse opere tra cui Ercole e Caco o il colossale Laoconte.
Passati gli anni di spola tra Firenze e Roma (1529- 1534), Baccio si stabilirà definitivamente a Firenze dove diverrà il pittore ufficiale dei Medici soprattuto di Cosimo I che, preso il potere nel 1537, ritrarrà più volte sia attraverso pitture sia attraverso bronzetti. Non solo, ma l'opera principale di Baccio, il Bacco, verrà inserito accanto ancora una volta a Michelangelo all'interno della Stanza del Duca voluta da Cosimo I in Palazzo Vecchio per riunire le più belle figure moderne di allora in suo possesso.
Chiude la Sala di Michelangelo la sezione dedicata alle due grandi committenze che Baccio ricevette intorno al 1540: da un lato il Coro della Cattedrale di Firenze, dall'altro gli arredi scultorei della Sala dell'Udienza rispettivamente l' opera religiosa e politica più importante della fiorentinità di quel tempo.
La seconda sala come detto denominata "Ritratti, Autoritratti e invenzioni" pone l'accento sulla parte pittorica di Baccio. Al centro spicca l'Autoritratto che presenta Baccio con l'impostazione tipica di un filosofo classico, mentre sulle corsie laterali è possibile ammirare quadri a tema biblico come " La creazione di Eva", "Adamo ed Eva cacciati dal paradiso", "Mosè incide le tavole della legge", "Il martirio di San Lorenzo", "Noè come inventore del vino".
Chiude la mostra la Sala dedicata ai "Disegni, bronzetti e modelli" dove è possibile ulteriormente constatare il legame tra Baccio e la famiglia Medici attraverso il bronzetto che ritrae Cosimo I o quello raffigurante Eleonora di Toledo, ma anche osservare disegni che evidenziano una resa anatomica dei corpi e della figure molto vicina a Leonardo che Baccio aveva conosciuto a bottega da ragazzo e di cui ne era rimasto inevitabilmente influenzato.
Sicuro di sè, versatile, universale, Baccio Bandinelli grazie a questa mostra rivive dell'attenzione, della fama e dello splendore dei secoli passati, riprendendosi di diritto un posto nel pantheon di artisti che hanno reso nel 500' Firenze l'ombelico del mondo.

Per informazioni: www.unannoadarte.it

di Duccio Mazzoni