Martedì 3 giugno 2014, alle ore 17.30, alla
Biblioteca delle Oblate (via dell'Oriuolo, 26) si conclude col botto il ciclo di incontri "
Leggere per non dimenticare" curato da Anna Benedetti. Sarà presentato il libro "
La letteratura è la mia vendetta" (Mondadori, 2012), scritto da
Claudio Magris e Mario Vargas Llosa. Il testo trascrive una conversazione tra Magris e il Premio Nobel peruviano Mario Vargas Llosa intorno al ruolo della letteratura nella società. I due si confrontano sull'impegno degli scrittori in rapporto alla società e sull'importanza di leggere. Entrambi credono che
il principale compito della letteratura sia indagare quella terra misteriosa che è l'animo umano, anche nelle sue contraddizioni, con l'intento di aiutarci a districare il caos in cui è immersa la nostra esistenza precaria. Secondo il Nobel per la letteratura 2010, infatti, un libro è ben riuscito se ci rapisce dal regolare scorrere delle nostre vite e ci trascina in un mondo dove la finzione appare più tangibile e più reale della realtà stessa. Claudio Magris, dal suo punto di vista di narratore di confine (è nato e vive a Trieste), ci parla di come la letteratura non sia altro che uno spazio aperto, un crocevia dove si incontrano la capacità creativa dello scrittore di inventare mondi e la sua instancabile tensione verso la verità. In questo dialogo breve e fulminante, due dei più importanti intellettuali e scrittori del nostro tempo confessano il rapporto intimo e appassionato che li lega a ciò che hanno di più caro e che, in modo così decisivo, ha segnato le loro vite.
Si percepisce l'esistenza di un forte legame tra i due scrittori, che in conclusione arrivano ad una stessa sentenza: la letteratura ha l'obbligo, o il dovere, di incunearsi nel mondo per tentare di cambiarlo.
All'incontro saranno presenti i due autori del libro.
Per informazioni:
www.leggerepernondimenticare.it