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mercoledì 24 aprile 2024

Passeggiata ''C’era una volta…il manicomio'', affabulazione itinerante di e con Claudio Ascoli a San Salvi

09-07-2014

“I veri matti erano pochi…però c’era la miseria!”. Con queste parole si apre la video testimonianza di Suor Cecilia, autentica memoria di San Salvi che ha lavorato nel manicomio fiorentino ininterrottamente dal 1949 allo scorso mese di aprile. Una lezione di vita con l’invito ai giovani ad usare l’intelligenza e vivere fondendo “cervello e cuore”. E’ quest’intervista, filmata da Gianluca Puddu, la principale novità della nuova Passeggiata “C’era una volta…il manicomio”, affabulazione itinerante di e con Claudio Ascoli, forse l’evento teatrale più longevo oggi in circolazione in Toscana. Nato nel 1998, ad oggi ha raggiunto n. 534 repliche con oltre 35.000 spettatori. Pensata per un massimo di 40 spettatori per replica, ha visto sempre un “tutto esaurito” con un numero di presenze spesso doppio del massimo previsto: e lo stesso accadrà anche mercoledì 9 luglio 2014, informano i Chille de la Balanza: e non poteva essere diversamente per una anteprima straordinaria imposta dalle numerose richieste degli affezionati spettatori sansalvini.

Ogni sera diversa dalla precedente, e molti spettatori ritornano a distanza di anni, la Passeggiata raccoglie e rimanda anche l’attualità politica come a mettere in relazione la tragica storia del manicomio con quella dei nostri giorni. Ascoli allarga il suo sguardo sulle tante realtà ex-manicomiali (alcune trasformate in resort turistici, altre ristrutturate cancellandone la memoria); ma innanzi tutto affabula su San Salvi, sul suo passato, sul decennio 68-78 culminato nella legge Basaglia, sull’oggi e soprattutto sul suo futuro prossimo.

Ha scritto Claudia Vitale in un recente saggio (tra i tanti) sulla Passeggiata: “La passeggiata a San Salvi è un vero e proprio viaggio che vive di vuoti, di silenzi, di assenze e di cose invisibili. È un percorso umano che non si conclude alla fine delle due ore ma che ha inizio proprio in quel momento, quando ciascuno torna a casa, nel buio. Pieni sono i vuoti dei corridoi e delle stanze, nero il bianco delle pareti che ha cancellato i graffiti e i disegni dei matti, assordante il silenzio nella stanza a quattro volte che impediva la comunicazione e in cui venivano rinchiuse le ragazze-madri e i loro figli, colmo di cose il lungo spezzone in bianco alla fine del super8 su cui si immaginano proiettati i desideri, le gioie e le fantasie di quel volto di donna che ci sorride e ci fa cenno con la mano; felice per un istante di essere amata. Il viaggio, tutto introspettivo, si nutre di stranezze, di paradossi che capovolgono la logica e l’ordine, quei due concetti-chiave con cui gli psichiatri e gli architetti hanno costruito San Salvi. Claudio Ascoli ha un compito arduo e coraggioso, è guida umana e poeta, stoico custode di memorie, umile voce di storie mai dette, di uomini e donne prigioniere”. 

“C’era una volta…il manicomio” ha inizio alle ore 21 e 30, ingresso 8 euro, la prenotazione è obbligatoria.

Ulteriori informazioni e prenotazioni allo 055-6236195, info@chille.itwww.chille.it