Ha scritto Claudia Vitale in un recente saggio (tra i tanti) sulla Passeggiata: “La passeggiata a San Salvi è un vero e proprio viaggio che vive di vuoti, di silenzi, di assenze e di cose invisibili. È un percorso umano che non si conclude alla fine delle due ore ma che ha inizio proprio in quel momento, quando ciascuno torna a casa, nel buio. Pieni sono i vuoti dei corridoi e delle stanze, nero il bianco delle pareti che ha cancellato i graffiti e i disegni dei matti, assordante il silenzio nella stanza a quattro volte che impediva la comunicazione e in cui venivano rinchiuse le ragazze-madri e i loro figli, colmo di cose il lungo spezzone in bianco alla fine del super8 su cui si immaginano proiettati i desideri, le gioie e le fantasie di quel volto di donna che ci sorride e ci fa cenno con la mano; felice per un istante di essere amata. Il viaggio, tutto introspettivo, si nutre di stranezze, di paradossi che capovolgono la logica e l’ordine, quei due concetti-chiave con cui gli psichiatri e gli architetti hanno costruito San Salvi. Claudio Ascoli ha un compito arduo e coraggioso, è guida umana e poeta, stoico custode di memorie, umile voce di storie mai dette, di uomini e donne prigioniere”.
Ulteriori informazioni e prenotazioni allo 055-6236195, info@chille.it - www.chille.it