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venerdì 29 marzo 2024

Obihall: ''Il Mio Gesù'' di Beppe Dati, con la partecipazione di Leonardo Pieraccioni

14-11-2014

Per gli uomini di buona volontà. Potrebbe essere questo il sottotitolo dell’opera musicale di Beppe Dati che andrà in scena venerdì 14 novembre all’Obihall di Firenze in prima nazionale. Non è un riferimento ironico, tutt’altro. Ne “Il mio Gesù”, uno spettacolo oratoriale più che un musical, come precisa il regista Pier Paolo Pacini, si avverte un messaggio importante, un invito a riscoprire l’umanità che è in noi, anche se spesso oscurata dalla frenesia dei nostri tempi. E’ un Gesù internazionale quello di Dati, come l’aereo che prende, non ancora nato, con i genitori Giuseppe e Maria per raggiungere la Palestina. Una terra, come duemila anni fa, ancora scossa da episodi di violenza e di intolleranza religiosa. Lo spettacolo, con il patrocinio del Comune di Firenze, il sostegno del gruppo Lions Club Michelangelo e la partecipazione straordinaria di Leonardo Pieraccioni, ha già registrato il tutto esaurito. Forse per il nome dell’attore toscano, del regista o dell’autore, anche se ci piace pensare che non sia tutto merito loro. Con il loro talento e le loro capacità artistiche hanno reso possibile un evento che andrà a finanziare le attività di due importanti realtà sociali dell’area fiorentina. “Villa Lorenzi – come spiega la fondatrice Zaira Conti – è nata per accogliere i giovani dai 6 ai 25 anni che vivono in una situazione di grave disagio sociale. Accoglierli spesso non è facile, perché dobbiamo scontrarci di continuo con la carenza di affetti familiari e rapporti umani che hanno accumulato nel corso della loro vita”. Il centro ospita oltre 60 ragazzi, assistiti da educatori qualificati e da insegnanti che offrono il loro servizio volontariamente. L’altra realtà che andrà a beneficiare degli incassi dello spettacolo sarà invece l’Unitalsi che dal 1903, seguendo la volontà del suo fondatore, accompagna disabili e ammalati in pellegrinaggi, oltre ad offrire loro l’assistenza domiciliare di personale esperto. Per il momento non ci sono date per una possibile tournèe. La solidarietà, per quanto nobile, non vive così bene in questo mondo. Anche con la collaborazione gratuita di molti, opere di questo tipo faticano ad avere un seguito per ragioni sostanzialmente economiche. Lo spettacolo di Dati gode del sostegno ricevuto dai gruppi Azimut e Bassilichi, ma la loro azione, per quanto generosa, non basta a garantirne un futuro. Si può solo sperare che, il successo di pubblico della prima nazionale, incoraggi molte più persone a credere in un progetto che aiuta i giovani, l’unico vero investimento per il nostro futuro.

Massimo Vitulano