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giovedì 28 marzo 2024

Mostra ''L’altra metà del cielo. Sante e devozione privata nelle grandi famiglie fiorentine''

06-12-2014
Si apre sabato 6 dicembre a Firenze la mostra “L’altra metà del cielo. Sante e devozione privata nelle grandi famiglie fiorentine nei secoli XVII-XIX”, che proseguirà fino all’8 marzo 2015.
In tutto si possono ammirare 165 opere - tra cui vari inediti -  tra dipinti, sculture, reliquiari, oggetti sacri elementi curiosi di una sacralità ormai lontana.
L’esposizione, ad ingresso libero, è composta da due sezioni che hanno luogo rispettivamente al Museo di Casa Martelli (via Zannetti 8) ed a Villa La Quiete (via di Boldrone 2).
Diretta da Monica Bietti e curata da Francesca Fiorelli Malesci, l’esposizione nasce dalla collaborazione tra la Soprintendenza per il Polo Museale Fiorentino e l’Università degli Studi di Firenze (DIPINT Dipartimento Interistituzionale Integrato dell’Azienda Ospedaliero Sanitaria di Careggi). Corredata dal catalogo edito da Sillabe, la mostra propone al pubblico il tema della devozione privata delle grandi famiglie fiorentine fra Seicento e Ottocento, declinata soprattutto al femminile, con un approfondimento in particolare sulla famiglia Martelli.
 “Il felice convergere di molti studi sui rapporti tra fede, arte e storia – dice Alessandra Marino, Soprintendente ad interim per il Polo Museale Fiorentino -, ha visto fiorire in questi ultimi tempi vari e qualificati eventi ospitati nei musei fiorentini: da poco conclusasi la mostra Sacri Splendori allestita nel Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, ecco che si apre presso il Museo di Casa Martelli e il Conservatorio di Villa La Quiete questa nuova esposizione poeticamente intitolata L’altra metà del cielo. Se nel primo caso il tema affrontato è stato quello della devozione della famiglia Medici e del ‘tesoro’ di reliquie un tempo raccolto nella Cappella del palazzo (che certo per la ricchezza delle teche e dei vasi destinati a contenere i sacri resti di santi e beati assolveva anche al compito di esibire il potere e il fasto del granducato), si presenta qui una approfondita e puntuale ricognizione sulle forme assunte dalla devozione delle grandi casate fiorentine, con una ovvia e necessaria attenzione alla famiglia Martelli. Fatto salvo il fervore religioso documentato in ambedue i casi, la storia si tinge ora di toni più intimi e familiari e, se vogliamo, di una fede meno conclamata e forse più profonda.
“La mostra - aggiunge Cristina Acidini, già Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino -  si concentra specialmente sui culti dedicati alle sante e alle beate fiorentine, resterà certo fra le più sorprendenti per i nostri stessi concittadini, posti di fronte ad agiografie poco note e a culti desueti, attorno ai quali pure fiorì un'attività artistica a scopi devozionali tracciabile anche attraverso cappelle, altari, suppellettili e memorie nelle chiese di Firenze; fin alla corte, dove le reggenti vedove del primo Seicento, poi Vittoria della Rovere, infine l'Elettrice già ricordata esercitarono complesse pratiche religiose supportate da una quantità strabiliante di oggetti per il culto pubblico e privato, personale e collettivo. Una storia dunque di sante e di principesse che, valorizzando il passato della famiglia Martelli strettamente legato alla Chiesa fiorentina schiude un finestra sul vivido scenario delle arti applicate nell'età barocca, dalle lavorazioni preziose di metallo o d'avorio ai più modesti manufatti in legno o perline, inducendo una volta di più all'ammirazione per la sapienza progettuale e manuale che ne guidò la creazione”.
 La direttrice del Museo di Casa Martelli e della mostra, Monica Bietti, sottolinea che da quando il museo è stato aperto al pubblico (ottobre 2009) questa è la seconda mostra che Francesca Fiorelli “ci propone: un gioiello, una spigolatura di vita, come lo è stata Viaggio in Oriente, dedicata alla collezione di foto storiche (1879) conservate presso il museo. Come un filo della storia che si dipana e si svolge attraverso la lettura degli oggetti rimasti, ora si presenta un’altra singolare vicenda che appassiona: il culto dei santi, o meglio delle sante, le implicazioni religiose, il sentire sociale in un’epoca che va dal Seicento all’Ottocento e trova i Martelli, le famiglie fiorentine e l’intera città legata a rituali sacri o anche scaramantici alcuni conosciuti, altri ormai desueti”.
Da segnalare che l’occasione offrirà la possibilità di accedere a luoghi, stanze e zone di Villa La Quiete solitamente non visitabili dal pubblico, aperti per un percorso ad hoc in occasione della mostra, così come il Museo Casa Martelli sarà visitabile con un itinerario del tutto insolito, cioè al contrario rispetto al consueto.

Per informazioni: www.polomuseale.firenze.it