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martedì 23 aprile 2024

''Il Medioevo in viaggio'' al Bargello: il coraggio del viandante e il fascino della quotidianità

20-03-2015

Cosa significava viaggiare nel Medioevo? Quali motivazioni spingevano a mettersi in cammino o a navigare nonostante pericoli e difficoltà? A queste e molte altre domande troveremo risposta dal 20 marzo al 21 giugno nella mostra “Il Medioevo in viaggio” al Museo del Bargello (via del Proconsolo, 4).

Il progetto è nato dalla collaborazione tra quattro grandi musei europei che nel 2011 hanno fondato il “Réseau des musées d’art médiéval”: oltre al Museo Nazionale del Bargello, il Réseau comprende il Musée de Cluny di Parigi, il Museum Schnütgen di Colonia e il Museu Episcopal di Vic in Catalogna. Una rete di musei d’arte medievale uniti da una stessa identità di fondo e da una missione comune: quella di unire mezzi e competenze per realizzare eventi capaci di meravigliare il pubblico di fronte a opere raccolte e trasmesse dai nostri predecessori.

Il "Medioevo in viaggio" è il primo progetto ideato da questa rete e dopo essere stata offerto al pubblico francese del Musée de Cluny, approda ora al Bargello in un anno molto speciale sia per il museo che per l’intera città. La mostra, infatti, va ad inaugurare le celebrazioni per i 150 anni della fondazione del Bargello, che nel 1865 riaprì le sue porte come primo museo nazionale dell’Italia Unita a pochi giorni di distanza dalla nomina di Firenze capitale.

Curata da Benedetta Chiesi, Ilaria Ciseri e Beatrice Paolozzi Strozzi, la mostra ci porta indietro nel tempo, in quei secoli che vedevano il viaggio come una sfida verso l’ignoto, piena di insidie. “Viaggiare era pericoloso, ci voleva molto coraggio” dichiara la direttrice del Bargello, Ilaria Ciseri “Anche i tempi erano molto diversi: la lentezza dei viaggi è rimasta immutata per secoli, fino all’800, tanto che si dice che Napoleone viaggiasse con la stessa lentezza di Giulio Cesare”.

Il Medioevo rappresenta inoltre un punto di svolta culturale: l'Europa è nata proprio in quei secoli e il merito è stato anche dei viaggiatori di allora che consentirono la circolazione di idee, costumi e tradizioni, gettando le radici di una cultura comune. Per immergerci in quei tempi, la mostra presenta oltre 100 opere d'arte come pitture su tavola, sculture in pietra, miniature, vetrate, antiche carte geografiche e strumenti usati dai navigatori. Ciò che, però, colpisce maggiormente il visitatore è la presenza di oggetti d'uso quotidiano miracolosamente arrivati ai giorni nostri, appartenenti ad una "cultura materiale" viva e piena di storie. Come sostiene Ilaria Ciseri, “un’opera può essere anche un oggetto povero nella sua consistenza materiale, ma preziosissimo per la rarità e la capacità di portarci indietro nel tempo e farci entrare nella quotidianità dei viaggiatori del Medioevo”.

La mostra si articola in 5 sezioni, ciascuna dedicata a un tipo di viaggio. Si parte dalla prima che offre una rappresentazione del mondo allora conosciuto, i suoi orizzonti, confini e itinerari percorribili; per farlo, presenta una selezione di carte e piante geografiche del '400 che appaiono come vere e proprie carte stradali "ante litteram". La seconda sezione è centrata sulla figura del pellegrino, poiché il viaggio intrapreso per la salvezza della propria anima era uno dei più diffusi nel Medioevo, oltre ad esser oggi uno dei più ricchi di testimonianze. La terza sezione è dedicata al tema della guerra e vede centrali le figure di crociati e cavalieri, altri grandi protagonisti degli spostamenti di massa nel Medioevo insieme ai pellegrini. La quarta sezione ci mostra un altro tipo di viaggio, ovvero quello di affari e vede come protagonista la figura dei mercanti. L'ultima sezione è dedicata all'immagine delle corti in movimento e all'importanza della visibilità politica e sociale.

A chiudere la mostra un fastoso arazzo fiammingo e un tocco di delicatezza e romanticismo, grazie a splendide selle intarsiate usate durante il simbolico viaggio della sposa che lasciava la casa del padre per iniziare una nuova vita nella casa del marito. 

La mostra "Il Medioevo in viaggio" è aperta al pubblico dal 20 marzo al 21 giugno 2015, tutti i giorni dalle 8.15 alle 17.00 (chiuso il 2° e 4° lunedì del mese).

Per maggiori informazioni: www.unannoadarte.it


Alessandra Toni