Città di Firenze
Home > Webzine > Presentazione del libro ''Indro Montanelli. Uno straniero in patria'' di Giancarlo Mazzuca
giovedì 25 aprile 2024

Presentazione del libro ''Indro Montanelli. Uno straniero in patria'' di Giancarlo Mazzuca

10-04-2015

Venerdì 10 aprile verrà presentato il libro "Indro Montanelli. Uno straniero in patria" di Giancarlo Mazzuca, alle ore 18.00, alla biblioteca della Fondazione Spadolini Nuova Antologia (Via Pian dei Giullari, 36/A).
Interverranno Gabriele Cané, editorialista del “Quotidiano Nazionale” e Pierfrancesco De Robertis, direttore de “La Nazione”. Sarà presente l’autore, già vicedirettore di Montanelli alla “Voce”, che riporta nel libro, pubblicato da Cairo editore, tutti gli aneddoti raccontati da  “Cilindro” ai suoi giornalisti.

"Il vocione profondo, gli occhi azzurri brillanti come se avessero, dentro, una luce propria, le mani che roteavano nell’aria, quasi a catturare l’attenzione dei presenti: sono trascorsi tanti anni dalla sua scomparsa, ma Indro Montanelli è vivo nei miei ricordi e nei miei pensieri. «Sono il peggiore dei direttori, eccettuati tutti gli altri» diceva di se stesso, o anche «Sono un direttore di bandiera: la mattina mi issano sul pennone e sventolo», ma per noi, che lo abbiamo avuto direttore al Giornale prima, e alla Voce poi, è stato davvero unico. Quasi un padre spirituale, sebbene non avesse mai voluto avere figli, perché diceva con quell’aria che era solo sua, tra il cinico e lo scherzoso, «non sai mai chi ti metti in casa».
Giorno dopo giorno, fin quando sulla Voce calò il silenzio, proprio vent’anni fa, Indro ci ha ammaliato con i racconti, a volte anche romanzati, della sua vita di grande inviato, di testimone di un’epoca che è già ieri, ma che resta oggi grazie ai suoi scritti. I protagonisti del Novecento, affrescati da lui, ci venivano incontro, di nuovo vivi e pulsanti, grandiosi o miseri nella svelata umanità. Ho voluto, così, raccogliere quegli aneddoti che Montanelli ci regalava in redazione, forse per combattere la banalità della cronaca quotidiana quando diventa routine, o in quelle felici serate in certi ristoranti toscani, dove mangiavamo pappa al pomodoro condita con fantastiche storie. È il mio tardivo omaggio a un uomo indimenticabile che ha, comunque, cambiato le nostre vite. Spero solo che da lassù, nel paradiso dei giornalisti dove sicuramente si trova, non mi fulmini con un: «Oh, bischero, cosa hai scritto?»." G.M.

Info: www.nuovaantologia.it