Da venerdì 8 a domenica 24 Maggio,
alle 21.00, il sipario del
Teatro di Cestello, nell’omonima piazza di Firenze, si apre con “
Mastro don Gesualdo”. La piéce di
Rosario Campisi nasce da uno dei capolavori di Giovanni Verga, riletto attraverso la tecnica della “regressione”. L’autore abbandona dunque il giudizio critico e colto a favore della soggettiva dei personaggi e le loro relazioni. La condizione economica del protagonista, stretto tra l’ascesa sociale ed economica e la regressione morale e affettiva, diventa il pretesto e l’occasione per rivelare non una, ma tante storie, universali, non necessariamente aderenti ai contesti storici e geografici del romanzo. Il fallimento di un uomo che rappresenta dunque tutta l'umanità.
“.. il racconto è un documento umano… Io te lo ripeterò così come l’ho raccolto pei viottoli dei campi, press’a poco con le medesime parole semplici e pittoresche della narrazione popolare… senza stare a cercarlo fra le linee del libro, attraverso la lente dello scrittore… La mano dell’artista rimarrà assolutamente invisibile e l’opera d’arte sembrerà essersi fatta da sé.. “ (Giovanni Verga).
Per avere maggiori informazioni:
www.teatrocestello.it M.V.