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martedì 23 aprile 2024

''I grandi maestri dell'arte contemporanea a confronto con Michelangelo''

21-07-2015
La Galleria dell'Accademia di Firenze e il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato uniscono le forze per dar vita a un innovativo progetto espositivo. "I grandi maestri dell'arte contemporanea a confronto con Michelangelo", ecco il titolo, ancora provvisorio, della nuova sfida portata avanti da due realtà museali profondamente diverse tra loro; la prima, fondata dal Granduca Leopoldo di Lorena, nel tempo è diventata un vero e proprio emblema nazionale per l'arte classica; la seconda invece, nasce nel 1988 come centro di promozione e ricerca. Due storie per due missioni che il 20 luglio 2015, durante la conferenza stampa, annunciano di aver trovato un punto d'incontro; grazie all'impegno di due curatori Fabio Cavallucci e Angelo Tartuferi, il Museo fiorentino, dal 14 giugno 2016 all'8 gennaio 2017, ospiterà una mostra collettiva. L'idea nasce nel 2014 dalla voglia di mettere a confronto i frutti dell'arte antica con quelli della moderna per dar vita a un vero e proprio scontro tra giganti, tra epoche, che spesso oggi vengono considerate antitetiche. Da un lato, la classicità delle forme racchiusa nel David, nei Prigioni di Michelangelo o nei capolavori di Giotto, Taddeo Gaddi, Paolo Uccello, Botticelli, il Ghirlandaio e il Perugino; dall'altro a scendere in campo sarà l'innovazione capitanata invece dagli artisti più celebri del nostro tempo: Marina Abramović, Cai Guo-Qiang, Maurizio Cattelan, Damien Hirst, Jeff Koons, Yayoi Kusama, Bruce Nauman, Richard Prince, Gerhard Richter e Cindy Sherman. Ciascuno di loro ha al suo attivo molti confronti con la storia, basti pensare alla mostra di Koons a Versailles nel 2008, o a quella di Cattelan al Palazzo Reale di Milano nel 2010, o il confronto che la Sherman ha attivato da tempo all'interno dei suoi lavori indossando i panni di protagonisti di opere antiche. 10 nomi che negli ultimi anni hanno scalato la classifica del mercato, conquistando il favore di pubblico e critica, si presenteranno quindi con le loro idee in una mostra collettiva che, come ha dichiarato Paola Grifoni, "sarà importante per ripensare il rapporto che esiste tra arte moderna e quella del passato".
Difatto questo tipo di confronto ha da sempre connaturato l'uomo e ogni sfera della vita quotidiana, coinvolgendo di conseguenza anche l'arte che, per lungo tempo ha cercato di tracciare una linea di demarcazione tra i due mondi. Oggi, anche alla luce dei nuovi mezzi di comunicazione, tutto questo appare impossibile. L'universo sul web perde le connotazioni spazio temporali per lanciarsi in un continuo presente che vive grazie a una memoria infinita, caratterizzata dalla continuità. E così come se fosse un libro, la storia, accresce i suoi testi, la percezione del mondo cambia e l'arte da veicolo diventa innovazione. Se infatti ci soffermiamo a leggere la vita di chi ci ha preceduto, come Michelangelo, si capisce che anche lui, per la sua epoca, era un vero e proprio rivoluzionario e che anche lui, come questi dieci famosi nomi, ha utilizzato molti linguaggi stilistici restando comunque riconoscibile rispetto ai suoi contemporanei.
La mostra, come il catalogo edito da Giunti Editore, sarà promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con la Direzione generale Musei, il Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo della Toscana, il Polo museale regionale della Toscana, la Ex Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la Galleria dell'Accademia di Firenze, il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato e Firenze Musei.

Con "I grandi maestri dell'arte contemporanea a confronto con Michelangelo", alla Galleria dell'Accademia la classicità romperà le righe per ascoltare le note di colore che porteranno gli artisti di oggi e lanciare una sfida: meravigliare lo spettatore, spingerlo a riflettere, donargli nuove chiavi per leggere il passato e il presente. Cosa resterà nel futuro dell’arte del nostro tempo? Quali valori, quali qualità, il nostro tempo consegnerà ai posteri? Esiste tra le due arti una continuità? Moltissimi gli interrogativi che si porranno davanti agli occhi dei visitatori, domande che aspettano il 2016 per trovare nel pubblico le risposte che cercano.

Per informazioni: www.polomuseale.firenze.it 

di Martina Viviani