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venerdì 29 marzo 2024

''Il Principe del Sogni'': la mostra degli arazzi medicei arriva a Palazzo Vecchio

15-09-2015
"Oggi qui si realizza un piccolo sogno condiviso soprattutto da me e dagli addetti ai lavori: riportare le lancette del tempo indietro di cinquecento anni esattamente nel luogo dove questi arazzi sono stati pensati. Un progetto legato all'Italia e ad Expo, di cui questa sarà la terza e ultima tappa. Dal Quirinale, gli arazzi si sono spostati, tra storia e cultura, lungo la dorsale appenninica fino a Milano e poi sono tornati qui, nel luogo in cui sono stati progettati, il Salone de' Ducento in Palazzo Vecchio. Un viaggio che abbraccia tre Città e idealmente tutta l'Italia. Questa mostra è anche l'espressione del grande ingegno rinascimentale. Abbiamo così risarcito una ferita riportando la Sala a come era durante i fasti medicei, un periodo in cui l'arte era un utile".
Con queste parole Dario Nardella, il sindaco di Firenze inaugura la mostra "Il Principe dei Sogni. Giuseppe negli arazzi medicei di Pontormo e Bronzino" che dal 15 settembre al 15 febbraio, potrà essere visitata nella Sala de' Ducento di Palazzo Vecchio. La stanza, che di solito accoglie il Consiglio Comunale che durante tutto il periodo migrerà in Palazzo Medici Riccardi, è stata riportata al suo antico splendore. L'intonaco sulle pareti ha lasciato il posto a 20 tele monumentali e alla maestria degli artisti rinascimentali e fiamminghi, che hanno collaborato insieme per renderli dei veri capolavori.
Tutto è iniziato così ha dichiarato nel corso della conferenza stampa Louis Godart, consigliere per la conservazione del patrimonio artistico del Presidente della Repubblica: "Un giorno mi ha chiamato il presidente Napolitano e mi ha detto: Il sindaco di Firenze ha un sogno, riportare a Firenze gli arazzi del Pontormo..." così secondo le sue parole è nata la rassegna itinerante che dopo aver iniziato la sua corsa nella Città Eterna, aver conquistato il favore del pubblico e della critica a Milano, finisce la sua corsa a Casa. Un ritorno alle origini che profuma di storia, quella legata a Giuseppe Ebreo e indirettamente quella connessa alla Dinastia dei Medici e all'Unità d'Italia. Tutto inizia per volontà di Cosimo I di rendere omaggio alla figura del figlio di Giacobbe, il "Principe dei sogni" narrato nella Genesi, il primo dei libri dell'Antico Testamento. Questi tradito e venduto come schiavo dai fratelli, dopo un periodo di prigionia in Egitto, riesce comunque, grazie alle sue rare doti intellettuali, a sfuggire alle avversità ed a perseguire una brillante carriera politica. Il racconto inizia dalla morte del padre che racchiude in sé sia la tristezza sia la speranza di realizzare il disegno onnipotente e così le immagini immortalano Giuseppe nella sua veste di consigliere del Faraone, e di salvatore di un'intera popolazione oppressa dalla carestia. Un uomo capace di perdonare i suoi nemici, determinato e dotato di capacità, un simbolo di rettitudine che per Cosimo I era anche specchio delle alterne vicissitudini del suo Casato. Per questo decise, tra il 1545 e il 1553, di commissionare le tele a grandi artisti dell'epoca; inizialmente i disegni preparatori furono affidati Jacopo Pontormo e Francesco Salviati, ma poi passarono nelle mani Agnolo Bronzino e infine ai maestri fiamminghi Jan Rost e Nicolas Karcher che nella Manifattura Granducale, ne curarono la realizzazione.
Le 20 tele, dopo il lungo restauro, durato ben 27 anni, presso l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze e il Laboratorio Arazzi del Quirinale, arrivano in città per puntare i riflettori sulla storia rinascimentale ma anche su quella italiana e legare idealmente così, nel segno dell'arte, della cultura e di Expo 2015 Roma, Firenze e Milano.
Per raggiungere i suoi nobili obiettivi la mostra si avvale, grazie al sostegno dell'Ente Cassa di Risparmi di Firenze e dell'Associazione Mus.e, dell'ausilio delle moderne tecnologie; al centro della sala sono state allestite quattro postazioni multimediali che attraverso il touch-screen permettono al visitatore di conoscere i dettagli di ogni singola opera, mentre all'ingresso scorrono le immagini di un docufilm, nato per approfondire i contenuti esistenti.
"Il Principe dei Sogni" arriva da lontano, dopo la sua nascita nel 1500 e i lunghi anni di deposito, le tele vennero riunite in occasione dell'Unità d'Italia e poi nuovamente divise per volontà dei Savoia che portarono dieci arazzi a Roma nel 1882. Nel 2015 si scrive dunque un nuovo capitolo della storia grazie alla volontà della Presidenza della Repubblica Italiana, del Comune di Firenze, del Comune di Milano in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Expo 2015 e la Fondazione Bracco, Gucci, Acea, Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Poste Italiane e Daikin.
"Un bellissimo esempio di come attraverso una mostra si può raccontare la storia ai giovani, ai fiorentini e ai turisti. Quando Firenze fa Firenze- ha concluso Dario Nardella- non ha rivali e con questi eventi accende i riflettori non sull'effimero ma sull'importanza educativa dell'arte".

Per informazioni: www.museicivicifiorentini.comune.fi.it 

Martina Viviani