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venerdì 19 aprile 2024

''Tableaux Vivants'', spettacolo teatrale nella Basilica di Santo Spirito

02-10-2015
Venerdì 2 ottobre 2015 nella suggestiva cornice della Sala Capitolare nel Chiostro della Basilica di Santo Spirito, associazione Amici di Santo Spirito con l’Associazione Via Maggio, l’Associazione CCN Botteghe di Santo Spirito, la Comunità Agostiniana di Santo Spirito e con il sostegno della Banca Cooperativa di Cambiano con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale della Toscana e del Comune di Firenze presenta  il progetto Tableaux Vivants. La compagnia teatrale di Ludovica Rambelli composta da otto attori metterà in scena, attraverso l'antica tecnica del "Tableaux vivants", alcune delle più celebri composizioni di Caravaggio. Grazie ad oggetti di uso quotidiano, stoffe e di un unico taglio di luce che illumina la scena come riquadrata in una immaginaria cornice, viene dato vita a un emozionante e coinvolgente continuum scenico, scandito da numerosi cambi di scena tutti a vista ed enfatizzati dalle musiche di Mozart, Bach, Vivaldi e Sibelius.

Lo spettacolo, un progetto nato nel 2006 in collaborazione con la Facoltà di Architettura Luigi Vanvitelli di Napoli, ha avuto un notevole successo di pubblico è stato ospitato presso importanti musei quali il Museo di Capodimonte e il Museo Diocesano e in altre prestigiose e suggestive strutture, come quella scelta per la serata proposta a Firenze.

Se la comparsa dei primi  tableaux vivants è difficile da datare, la loro origine risulta tuttavia facilmente intuibile. La semplicità e la povertà materiale che li caratterizza riporta ad una forma elementare di teatro, che si avvicina alle raffigurazioni popolari della natività e della passione. Un esempio ne sono i Pageants dell’Inghilterra medioevale, cerimonie spettacolari che sfruttavano rappresentazioni bibliche con intento edificante. Tuttavia, l’utilizzo dei tableaux vivants non è limitato al solo ambito sacro. Alcune comparse nel tardo rinascimento sotto forma di allegorie e di masque, avevano la funzione di intrattenere gli strati più colti della popolazione. In epoca più recente, è da ricordare Lady Hamilton, i cui spettacoli erano particolarmente apprezzati presso la corte borbonica di Ferdinando I. Poi, nel ‘900, questa forma di espressione vive un periodo di particolare splendore, dovuto soprattutto allo sviluppo di nuove arti visive quali la fotografia e il cinema. Gaetano Coccia, componente di Teatri 35 insieme a Francesco De Santis e Antonella Parrella, riporta gli esempi di Pier Paolo Pasolini e Jean-Luc Godard, i quali fecero dei tableaux vivants un veicolo di sperimentazione.  

É proprio la tecnica dei tableaux vivants a ricondurre alla scena culturale cittadina negli anni di Firenze Capitale (1865-1870): lo storico Palazzo Guadagni in Piazza Santo Spirito, fatto costruire nel cinquecento dal mercante di seta Riniero di Bernardo Dei e che nei primi decenni del XX divenne sede dell'Istituto Germanico di Storia dell'arte (1912) e della biblioteca Pietro Thouar (1915). Qui fu infatti residenza fiorentina di Maria Wyse Bonaparte (1833-1902) nipote di Napoleone I e seconda moglie del primo ministro Urbano Rattazzi. Questa eclettica e raffinata nobildonna, dette vita a uno dei più rinomati salotti mondani della città, animato da balli e rappresentazioni teatrali fra cui, appunto, erano celebri i tableaux vivants, portati a Firenze sulla scia del successo parigino, favorito dalla diffusione della nuova tecnica fotografica.

La piéce Tableaux Vivants. Ventitrè scene dai dipinti di Caravaggio, rientra nella programmazione di eventi organizzati in occasione della Biennale Internazionale di Antiquariato di Firenze (e per ricordare un momento particolare della storia di Firenze che dal 1865 al 1870 fu capitale del regno, ed è un modo per dare nuovamente centralità nella vita culturale cittadina all'Oltrarno e in particolare al Complesso della Basilica di Santo Spirito.

Durante la serata si susseguiranno tre repliche dello spettacolo (rispettivamente alle ore 20:30; 21:30; 22:30) L'ingresso allo spettacolo prevede un'offerta di 25 euro e il ricavato della serata verrà destinato a finanziare il servizio di sorveglianza della Basilica di Santo Spirito affidata da secoli ai Padri Agostiniani, i quali, intendono preservare la funzione di luogo di culto e fulcro della vita del quartiere della chiesa e pertanto vogliono che in Santo Spirito si possa entrare liberamente, senza dover pagare un biglietto d'ingresso.
Dopo la chiusura nel 2006 per mancanza di custodi, è grazie all’intervento della Onlus Amici di Santo Spirito che finanzia il servizio di sorveglianza e al sostegno di tante persone e delle altre realtà presenti sul territorio, che la chiesa ha potuto riaprire nel Novembre 2007 e rimanere aperta quotidianamente.

Lo spettacolo, rientra nella programmazione culturale che, oltre ai Padri Agostiniani di Santo Spirito, vede impegnati l'Associazione Amici di Santo Spirito, l'Associazione Via Maggio,  e l'Associazione CCN le Botteghe di Santo Spirito. Realtà diverse ma tutte strettamente connesse all'Oltrarno che intendono perseguire un percorso comune al fine di mettere in luce, anche grazie a eventi ed iniziative di alto profilo come quella qui proposta, una parte del patrimonio della città che merita di essere maggiormente valorizzata, promossa e salvaguardata.

Per ulteriori informazioni:
https://www.facebook.com/events/920081184774428/

https://www.facebook.com/Associazione-Via-Maggio-182498431795073/timeline/