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venerdì 19 aprile 2024

Giovani restauratori a lavoro per restituire due capolavori alla Città

04-11-2015
Due dipinti di proprietà delle Gallerie fiorentine tornano al loro antico splendore nella sede dell'Ente Cassa di Risparmio. Ci sono voluti ben cinque anni di lavori e le sapienti mani di tre giovanissimi restauratori dello Studio Artigianelli di Gianmaria Scenici per recuperare il "San Niccolò in gloria, San Giovanni da San Facondo, San Tommaso da Villanova e angeli" del fiorentino Francesco Botti ed il "Cristo crocifisso tra i ladroni con la Madonna, San Giovanni Evangelista, Santa Maria Maddalena e una pia donna" di Alessandro Gherardini.
"Ho visto giovani lavorare per giorni silenziosamente- ha dichiarato il Presidente Rossi Ferrini- passando per queste sale, lavoravano per recuperare l'arte e spero che questo sia un esempio seguito da molti altri giovani come loro".
Entrambe le due opere erano state realizzate per adornare le pareti di Santa Maria di Candeli. La Chiesa nel cuore di Firenze, crocevia tra Borgo Pinti e via dei Pilastri, perse il suo valore religioso, vittima delle soppressioni, nel 1866 e, dopo aver ospitato la sede di un liceo, diventa demanio Militare. La sua storia torna alla luce quando il generale Giovanni Nistri decide di dedicare a lei e alle sue opere un libro. Proprio da questo momento inizia il censimento del patrimonio posseduto e ceduto nel tempo e la ricerca dei capolavori perduti. Nel Settecento infatti, il piccolo scrigno, era stato definito da Lastri una "piccola galleria di pitture del principio del secolo nostro", la sola in Italia dedicata a Virgo Fidelis, patrona dell'Arma.
Nasce quindi, per iniziativa di Ente Cassa di Risparmio di Firenze, il Polo Museale Fiorentino e del l'Arma dei Carabinieri, l'idea di "Restauro in diretta", un progetto inaugurato lo scorso settembre e che mercoledì 4 novembre si conclude portando alla luce due veri e propri capolavori. Due obiettivi raggiunti grazie a un grosso lavoro di riconizione delle opere stesse. Quella del Bottai, ritrovata nei depositi della Galleria Palatina e quella del Gherardini a Bagno di Romagna. A queste queste si unirà in seguito anche una tela di Francesco Soderini raffigurante "La Madonna e il Bambino consegnano la cintola a Sant’Agostino e Santa Monica" riscoperta nella Badia di San Pietro a Cerreto.
"Tre autori e tre tele- come sottolinea il Direttore del Polo Museale Regionale, Stefano Casciu- che hanno avuto vicende diverse e che finalmente, dopo 150 anni, nel 2015, vengono restituite al pubblico nel luogo per cui furono create. E' un'operazione importante" che, come sottolinea Rossi Ferrini "... abbiamo ottenuto insieme per rendere omaggio alla Città ridonandole non solo un museo, ma anche la possibilità di vedere le opere nel loro assetto naturale e favorire così una lettura emozionale dell'arte".
Infatti le tre tele presto abbandoneranno la sede dell'Ente Cassa di Risparmio per tornare nella chiesa di Santa Maria di Candeli che riaprirà al pubblico il prossimo 21 novembre in occasione della festa della Virgo Fidelis. Ad aprire la sua porta sarà un concerto per coro e organo, tratto dal Magnificant di Vivaldi, organizzato dall'Arma dei Carabinieri alle ore 17.00.

Per maggiori informazioni: www.polomuseale.firenze.it 

di Martina Viviani