Manca poco alla data fiorentina del "Cronologia Tour" di Marco Masini: venerdì 20 novembre il Teatro ObiHall contribuirà a "mettere ordine mentale, emozionale e musicale" nei 25 anni di carriera del cantautore di casa a Firenze.

Un viaggio a ritroso: questo, in due parole, è l'album antologico "Cronologia" che Masini sta portando in tour dalla scorsa primavera. Partendo dal recente "Non è vero che l'amore cambia il mondo", l'artista ripercorre gli snodi fondamentali della sua carriera, arrivando fino al lontano 1990: l'anno della svolta, grazie al Festival di Sanremo e al singolo "Disperato".
Questa seconda parte del tour, che riporta il cantautore fiorentino nei teatri, presenta alcune novità rispetto alle prime trenta date: in primis l'inserimento in scaletta del brano "Sarà per te" di Francesco Nuti, grande artista a cui Masini è legato tanto dal punto di vista artistico quanto da quello umano. Una rivisitazione che porterà il "Cronologia Tour" ad un totale di 55 concerti, segno evidente che le parole del cantante non hanno smesso di trasmettere emozioni al pubblico, che anche a 50 anni è possibile (ri)costruirsi una carriera, che quando si dà del proprio meglio non esiste limite d'età che tenga.

Una persona pacata, un uomo come tanti. A chi gli chiede quale sia il suo rapporto con la musica, Masini risponde con un semplice "la musica è vita, e come nella vita è fondamentale non rimanere ancorati al passato, alle etichette che ci costruiamo addosso". Parole con cui il fiorentino sembra voler dire: non rinnego niente di ciò che ho cantato negli anni, ma non voglio rimanere fossilizzato in un genere musicale. La sua scelta appare più chiara, quasi 'obbligata', quando afferma di credere "nella verità, e nel fatto che oggi come ieri le canzoni debbano essere figlie del tempo in cui nascono". È per questo motivo se i testi del Masini 50enne sono tanto lontani da quelli del ventenne, perché oggi come oggi di tutto abbiamo bisogno fuorché dell'ennesimo "Vaffanculo".

Forse è una conseguenza di questo suo 'allinearsi' ai parametri della vita, fatto sta che è quasi sorprendente l'attività del cantautore sui social network, a sua detta "il modo migliore per confrontarsi con i propri fan, nel bene e nel male". Ed è soprattutto 'nel male' che Masini si rivela un signore, sottolineando come "sia normale essere attaccati quando ci si espone, è un lato del mestiere che bisogna accettare con umiltà".
Insomma, anche la tecnologia - come ogni cosa nella vita! - ha i suoi pro e contro, e il cantante sembra sincero quando aggiunge di sentire la mancanza del "non avere tutto". Gli strumenti di cui disponiamo oggi permettono di fare ogni cosa in modo veloce e pratico, e in questo modo è andato a scomparire il senso di scoperta che provava un artista durante il processo di creazione. D'altro canto, è grazie alla rete se chiunque ha la possibilità di ascoltare canzoni di vent'anni fa, e "vedere bambini che cantano i miei primi successi è un grandissimo regalo".

Per informazioni su biglietti e prevendite: www.bitconcerti.it 

di Elettra Rizzotti