Nel
ventennale della scomparsa di
Italo Calvino la città di
Firenze rende omaggio allo scrittore con una serie di iniziative
(mostre, spettacoli teatrali, conferenze) ispirati alle sue opere letterarie. Il fulcro della rassegna è costituito dalla mostra “
Le città invisibili” del pittore spagnolo
Pedro Cano, allestita nella
Sala d’Arme di Palazzo Vecchio fino al 22 novembre. L’idea iniziale del ciclo pittorico ha origine dall’incontro tra Cano ed
Ester Judith Singer, moglie di Calvino, che gli ha proposto la lettura della prima edizione de “
Le città invisibili” affinché “
potesse accadere qualcosa”. L’artista ha intrapreso per diverso tempo una lunga serie di studi e schizzi preparatori prima di arrivare negli ultimi quattro anni all’opera definitiva costituita da cinquantacinque grandi acquerelli realizzati su carta prodotta a mano. Queste immagini sognanti e raffinate si dichiarano come una trasposizione visiva del mondo visionario e immaginifico del grande scrittore. Tra gli altri appuntamenti sono da segnalare tre spettacoli della compagnia fiorentina Catalyst, diretti da Riccardo Rombi
:“Il conte di Montecristo” in scena il 27 ottobre all’Istituto Francese, “Le città invisibili” il 10 novembre al Puccini e “Un re in ascolto” il 24 novembre all’Accademia delle Arti del Disegno. Il programma si conclude con una serie di conferenze affidate a personaggi del mondo della cultura che affronteranno temi calviniani applicati alla scienza, all’architettura, alla letteratura e all’arte. Queste “Lezioni fiorentine” vedranno la partecipazione di Paolo Galluzzi, Giorgio Luti, Gianni Pettena e Sergio Givone, quest’ultimo accompagnato il
20 novembre in Sala Vanni dal concerto dell’Ensemble Nuovo Contrappunto.
di Andrea Palanti