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sabato 27 aprile 2024

Clemente Biondetti: un uomo, un pilota

22-12-2005

A distanza di cinquant'anni dalla scomparsa del grande pilota Clemente Biondetti, il Comune e la Provincia di Firenze, la Scuderia Biondetti ed il Club Auto Moto d'Epoca Toscano hanno realizzato una mostra a lui dedicata nella Limonaia di Palazzo Medici Riccardi, fino all'8 gennaio. Le foto in bianco e nero ci fanno respirare la particolare atmosfera di quel periodo, a cavallo della seconda guerra mondiale e agli albori del moderno sviluppo tecnologico. Il momento della partenza, con la tuta da meccanico indossata durante le corse, mentre si allaccia il caschetto, l'arrivo dopo i numerosi sforzi e la faccia macchiata da schizzi di fango e olio del motore danno l'idea di un mondo certamente diverso da quello che oggi è dominato dagli sponsor, dove c'era tanta passione e sudore ma pochi premi di fine gara. Di origini sarde, Clemente Biondetti si trasferì giovanissimo in Toscana dove iniziò la sua carriera motoristica prima con le moto, poi quasi trentenne con le auto da corsa. Erano gli anni delle corse su strada, le Mille Miglia, la Targa Florio, la Coppa Toscana, il Circuito Stradale del Mugello, la Consuma. Sono duecento le gare a cui Biondetti ha partecipato qualificandosi 138 volte e 12 le Mille Miglia in cui ha gareggiato vincendone quattro edizioni. Nella sua lunga carriera volle diventare anche costruttore assemblando motori e telai diversi e continuando a vincere. Le ultime foto lo ritraggono con la brutta cicatrice provocata da un tremendo incidente dal quale si salvò per miracolo e con la sciarpa per nascondere il male che lo portò via dai motori il 24 febbraio 1955. Fanno parte della mostra fiorentina alcuni cimeli, una motocicletta e, nel cortile del Palazzo due vetture d'epoca tra cui la Jaguar Biondetti.

di Andrea Palanti