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giovedì 28 marzo 2024

Passeggiate musicali: il Cherubini all'Ospedale di Santa Maria Nuova

30-06-2016

Una chiesa antichissima dagli interni barocchi, inglobata all’interno del più antico complesso ospedaliero al mondo ancora attivo, che si apre al pubblico sulle note di musiche sacre e profane seicentesche. Giovedì 30 giugno continua “Passeggiate musicali: il Cherubini all’Ospedale di Santa Maria Nuova”, il ciclo di concerti e visite guidate alla scoperta delle bellezze artistiche e architettoniche nascoste all’interno dell’ospedale fiorentino. L’appuntamento è per le ore 20.30 con un percorso attraverso gli storici chiostri della struttura – dal quattrocentesco Chiostro delle Medicherie al Chiostro delle Ossa con il Mausoleo del conte Angiolo Orlando Galli Tassi. Punto di arrivo la Chiesa di S.Egidio, dove alle ore 21.00 l’Ensemble di Musica Antica del Conservatorio Luigi Cherubini si esibirà in un concerto dal titolo “Seconda prattica, overo perfettione de la moderna musica” (ingresso libero fino ad esaurimento posti, gradito un contributo che sarà destinato alla raccolta dei fondi per il restauro delle opere custodite nel nuovo percorso museale di Santa Maria Nuova).

Beatriz Oyarzabal Pinan, Francesco Zani, Linda Scaramelli, Yerzhan Tazhimbetov, Kaveh Faraji Savarabadi, Paolo Breda Bulgherini, George Robarts, Hur Yoon Hee, Benedetta Corti e Marta Corti alle voci, Johanna Lopez Valencia e Arianna Bechmann ai flauti dolci, Johanna Lopez Valencia alla viola da gamba e Giacomo Benedetti al clavicembalo eseguiranno brani di Girolamo Frescobaldi, Claudio Monteverdi, Diego Ortiz, Luzzasco Luzzaschi e Antonio Bertali. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Santa Maria Nuova Onlus e Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, in occasione della presentazione dei locali monumentali recentemente restaurati e riaperti ai visitatori.

La Chiesa di Sant’Egidio esisteva già prima della nascita di Santa Maria Nuova, e quando Folco Portinari nel 1288 fondò il complesso, fu deciso di inglobarla al suo interno facendola divenire parte integrante dell’edificio assistenziale e di cura. La chiesa fu poi ricostruita agli inizi del 1400 da Lorenzo di Bicci, così che Papa Martino V potesse riconsacrarla nel 1419, e nel corso dei secoli ha ospitato opere di autori di prima grandezza come Domenico Veneziano, Andrea del Castagno, Alessio Baldovinetti e Lorenzo Ghiberti, che realizza lo sportello in bronzo dorato raffigurante Cristo benedicente inserito all’interno di tabernacolo marmoreo di Bernardo Rossellino, ancora visibile all’interno della chiesa.

All’altare maggiore si trovava l’Adorazione dei Magi di Lorenzo Monaco (oggi agli Uffizi), sostituita nel 1483 dal celeberrimo Trittico Portinari di Higo van der Goes, grandiosa pala d’altare fiamminga che influenzò molta dell’arte fiorentina del periodo, oggi conservata agli Uffizi nella Sala del Botticelli. La chiesa deve il suo aspetto attuale alla revisione stilistica voluta alla fine del Cinquecento da Bernardo Buontalenti, a cui si deve il progetto generale e la realizzazione della gradinata ricurva che porta al piano rialzato dell’altare. Il progetto buontalentiano fu messo in opera da Giulio Parigi che demolì gli affreschi laterali installando quattro altari classicheggianti in pietra serena, decorati con grandi pale. Agli altari si trovano oggi tele di Felice Ficherelli detto Il Riposo, Giovan Battista Paggi, Alessandro Allori, San Ludovico del Volterrano.

Per informazioni: Fondazione Santa Maria Nuova Onlus www.fondazionesantamarianuova.it