Dopo la retrospettiva del 2002 all'Istituto Francese di Firenze, torna in città
Vladimir Kara con una serie di 27 lavori recenti ospitati
fino al 31 gennaio alla
Galleria FYR in Borgo degli Albizi 23. Nato a Mosca, Kara lascia la Russia nel 1985 e si trasferisce a Parigi come rifugiato politico. Diventa poi cittadino francese
nel 1993 e comincia ad esporre i suoi dipinti in numerose mostre sia in Francia che nel resto d'Europa e negli Stati Uniti.
Alterna inoltre la sua attività di pittore con quella di scenografo e costumista, collaborando nella fase di realizzazione di balletti rappresentati al Teatro del Maggio Fiorentino e all'Opera Bastille (Parigi) insieme a diversi spettacoli di prosa.
La sua pittura risulta molto materica, le pennellate sono ben visibili, i contrasti di colore voluti nella resa tagliente ed essenziale delle figure umane e del contesto spaziale che viene man mano delineato. Il maestro franco-russo
sembra così voler attestare la presenza reale dell'immagine rendendo l'osservatore partecipe di una sua verità conosciuta.
di Andrea Palanti