Per le stanze della Pensione Eva,
il casino di Vigàta appena rinnovato e promosso dalla terza alla seconda categoria, transitano figure e personaggi di quei provinciali
anni Trenta che potremmo benissimo aver incontrato in altri indimenticabili romanzi di Camilleri.
E questa "casa chiusa" diventa lo sfondo di un vero e proprio romanzo di formazione prima dolce e poi crudele. Ogni quindici giorni le sei "picciotte" della Pensione partono, e ne arrivano delle nuove;
è in mezzo a queste presenze carnali che trascorre la giovinezza di Nenè, Ciccio e Jacolino.